Avete mai pensato in quale misura le nostre attività quotidiane influiscono sullo stato di ansia?

Qui vi dico come influiscono:

Partiamo dal fatto che l’ansia è un fenomeno normale di cui tutti facciamo esperienza in modi variabili da persona a persona.

L’ansia si potrebbe dire un aspetto inevitabile del vivere quotidiano però spesso si tratta di semplice tensione:

accade quando siamo preoccupati fino a trovarci tesi e in apprensione per eventi futuri.

Come non preoccuparci troppo

Se riusciamo a dedicarci ad un lavoro appassionato da fare con le nostre mani mentre sentiamo avvicinarsi il temuto stato di ansia, possiamo contruibuire a frenarlo, in molti casi a dissolverlo.

come è possibile?

Accade perchè l’ansia è un fenomeno complesso universale, appartiene alla sfera delle emozioni, si sperimenta come l’attesa di qualcosa di spiacevole e indefinito.

Ma portiamo la nostra attenzione su un lavoro manuale e la mente si trovarà ad occuparsi di una cosa diversa.

Cosa accade in questo caso alla mente?

Viene spostato il focus attentivo con conseguente concentrazione dell’attività cerebrale sul nuovo “compito” che ci siamo dati.

Proviamo a capire meglio:

possiamo tornare a una raffigurazione didattica, che si studiava in psicologia fisiologica e si chiama Omunculus motorio.

Di cosa si tratta?

è un modo visivo, un visual thinking si direbbe oggi, per mostrare quali aree del cervello sono coinvolte nelle varie parti del corpo e tutto ciò che le riguarda, come dolore, piacere, attivazione nervosa, calma.

Queste aree cerebrali sono rappresentate come una sorta di bizzarra figurina umana, sulla corteccia cerebrale, con alcune parti grandi e altre più piccole, corrispondenti alle zone del corpo considerate.

Le mani e tutto ciò che le riguarda sono nel nostro omuncolo grandissime, specie i polpastrelli e questo perchè molta parte corticale è interessata a ciò accade alle mani.

Lavorando in punta di dita quindi attiviamo una vasta area della nostra corteccia cerebrale, concentriamo la nostra attenzone sul lavoro che stiamo svolgendo con le mani e lo stato di tensione diffusa che chiamiamo ansia si scioglie progressivamente.