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libro bello

Un libro a volte è bello. Molto bello.

Il libro di cui vi parlo oggi lo è con molta intensità.

Naturalmente è un giudizio soggettivo, per me un libro si può definire bello quando ci lascia emozioni positive, magari anche di dolcezza d’animo.

E’ un romanzo, una storia inventata, in un luogo inventato, una cittadina immaginata in Colorado che si chiama Holt.

Chi ama Kent Haruf ha già capito di che romanzo stiamo parlando, di Holt ce ne è una sola, così tranquilla nel suo accogliere vite di persone che si intrecciano tra loro mirabilmente, quasi senza volerlo.

tra le pagine di un libro si colorano i destini e le strade dove prendono forma le storie

Cosa accade in questo libro?

Si incontrano personaggi come per caso e a volte tra loro non va affatto bene. Ci sono risvolti drammatici e di enorme sofferenza. Oppure di levità e incastro perfetto.

In ogni caso la magìa di questo scritto è che questi personaggi sanno accudirsi l’un l’altro e questa la trovo una cosa assai rara, specie quando non si è creato un vincolo formale. Naturalmente la presenza dei pochi  personaggi meno sereni e francamente carichi di problemi psichici rende per contrasto più evidente e scorrevole la capacità di accudimento che per tutto il libro si respira.

Accadono cose in questa storia narrata, tra le persone, che ci trasportano in un mondo dove tutto può accadere e sembra possibile, mentre la quiete e la serenità d’animo alla fine intreccia in intrecci nuovi tutti i personaggi, restituendo anche un senso diverso alle loro storie, alla loro stanchezza e alla loro speranza.

Volete sapere come si chiama questo libro bello?

“Crepuscolo” è il titolo e a differenza di quanto potremmo pensare dal titolo non porta un’atmosfera crepuscolare.

Fa parte della serie che l’autore ha chiamato “Trilogia della pianura” che io sottotitolerei “L’atmosfera distesa” .

Sì, ricordate bene: è lo stesso autore di “Le nostre anime di notte”, scomparso nel 2014, di cui vi ho parlato.

 

Sommario
libro bello
Titolo
libro bello
Descrizione
piccola recensione d'amore a un romanzo di Haruf, acclamato scrittore statunitense, nei suoi accordi lirici sui sentimenti tra la gente comune
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Archetipo dello Spirito

Rileggendo Jung a proposito dello Spirito trovo passi interessanti che condivido qui con voi, dalle sue parole, che cito testualmente:

Devo porre una domanda al razionalista illuminato: la sua ragionevole riduzione ha portato a un benefico dominio sulla materia e sullo spirito? 

Egli accennerà con orgoglio ai progressi della fisica e della medicina e alla liberazione dello spirito dall’ottuistà medioevale;  da cristiano benevolo anche alla redenzione dall’angoscia dei demoni.

Ma noi domandiamo ancora:

a che han portato tutte le conquiste della civiltà?

la tremenda risposta sta davanti ai nostri occhi: non siamo liberati da alcuna angoscia, un tenebroso incubo pesa sul mondo.

La ragione è finora miseramente fallita e proprio ciò che tutti vogliono evitare accade con orribile progressione.

Lottando, l’uomo ha fatto conquiste prodigiose nel campo dell’utilità ma per questo egli ha anche spalancato l’abisso del mondo e dove si fermerà?

dove potrà fermarsi?

Dopo l’ultima guerra mondiale si è sperato nella ragione e vi si spera ancora ma già si è affascinati dalle possibilità della fissione dell’uranio e ci si propone u’età dell’oro: il mezzo migliore perchè crescano smisuratamente gli orrori della devastazione.

E chi compie tutto ciò?

il cosiddetto innocente, ingegnoso, inventivo, ragionevole spirito umano che purtroppo è inconscio nella sua parte oscura.

Ma niente psicologia che potrebbe portare all’autoconoscenza !

Piuttosto guerre delle quali è sempre colpevole l’Altro mentre nessuno vede che tutti fanno come ossessi quel che si fugge e si teme.”

Questo estratto da un testo più ampio di ricerche scritto da Jung nella seconda metà degli anni 40 del secolo scorso, porta il titolo “La Simbolica dello Spirito”.

Non è sorprendente come possa risultare attuale dopo quasi ottanta anni?

non siamo cambiati da allora?

non è questa l’osservazione, è cambiata la società, i costumi, molto dell’animo delle persone, dello Zeitgeist direbbe C.G.Jung ma lo Spirito resta una componente complessa della organizzazione psichica umana della quale ancora molto abbiamo da comprendere, nonostante mole di studi e ricerche vastissime da parte di ogni cultura.

senza forma ma forte energia manifesta l’archetipo dello Spirito, onnipresente nei tempi e nelle culture

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Archetipo dello Spirito
Titolo
Archetipo dello Spirito
Descrizione
Ricerche junghiane hanno cercato di comprendere lo Spirito e le sue manifestazioni nell'organizzazione psichica collettiva. Concetto altamente complesso, ne riportiamo qui uno stralcio da un testo scritto da Jung negli anni quaranta del secolo scorso
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Simboli universali

Il Simbolo si può definire come un catalizzatore di energia psichica, secondo C.G.Jung 

La parola “simboli” e “simbolici” ha avuto enorme diffusione e viene utilizzata in molti contesti differenti.

Vi voglio oggi raccontare quante cose importanti nuove e interessnti ho appreso ad un Convegno, a Roma, pochi giorni fa. A Proposito di Universi Simbolici!

Venite con me, mentre scrivo gli appunti !

E’ stata riferita una ricerca accademica, italiana, di Psicologia sociale e il modo con cui stiamo al mondo viene definito “Universo Simbolico

La premessa è che la crisi socio-istituzionale richiede nuovi modelli di costruzione di valore.

Come ognuno di noi e le istituzioni che ci rappresentano nella democrazia interpretiamo l’mbiente in cui ci troviamo è legato alle nostre funzioni cognitive.

Già l’atto percettivo interpreta, selezionando l’informazione.

Questa Interpretazione dell’ambiente, e le scelte che ne deriveranno, è un atto non solo razionale.

Il Simbolo darà nuova organizzazione e nuovo senso a ciò che viviamo e alle nostre democrazie.

A proposito, il Convegno del quale qui vi parlo, era appunto relativo alla Democrazia come tema e come valore.

Ci si è chiesti quale mondo culturale, quale dinamica culturale ci spinge all’azione e la fa apparire “normale”.

Qui per “cultura” si intende la significazione, cioè il dare significato.

Se occorre promuovere il processo trasformativo di una cultura, come si interviene?

Questa la domanda alla quale la ricerca accademica ha cercato di dare una risposta.

Il campione è stato di diecimila persone in sedici differenti paesi europei e sono emersi con gli opportuni rilievi statistici cinque “universi simbolici” del milieu culturale, inteso come “modo di stare al mondo”.

Ognuno dei Simboli Universali, o meglio detto Universi Simbolici rappresenta come le persone che vi “rientrano” lo accolgono come proprio modello inconscio di stare al mondo.

Sono emersi:

Il Mondo Ordinato

Il Legame Interpersonale

la Società che si prende cura

La Nicchia di Appartenenza

Il Mondo è degli Altri (di chi ha potere)

Ora ditemi voi se non valga la pena di approfondire tutto questo!

Al prossimo articolo l’approfondimento !!

Sommario
Simboli Universali
Titolo
Simboli Universali
Descrizione
una ricerca accademica offre risposta alla domanda "come intervenire per trasformare un modello culturale"? quali universi simbolici emergono come modi di stare al mondo in cui il campione della ricerca europea si è riconosciuto?
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ricamo di Luneville su organza di seta

errore!

errata corrige !

C’è un errore, così direbbero i latini in riferimento all’ultimo post. O meglio correzione dell’errore

Parlavo del ricamo e del mio entusiasmo per il ricamo di Luneville, ricorderete:

la gentile insegnante Jelena mi ha corretto l’errore: l’uncinetto  non si chiama come in errore avevo scritto Kantan ma più semplicemente uncinetto di Luneville.

Infatti si usa solo per questa specifica tecnica e a buon diritto ne prende il nome!

gli errori sono sempre i benvenuti, insegnano sempre qualcosa !

Volentieri segnalo la correzione, e spero che in molte vorrete provare a sentirvi meglio e meditare attraverso questo meravigliosa antica tecnica di ricamo !

Sto avviando uno studio per codificare con basi documentate i benefici sulla sfera cognitiva delle attività manuali di relax, il ricamo tra queste.

E perchè non proprio Luneville in particolare?

Sarà il progetto Mandala che ad una junghiana non può mai lasciare indifferente o la leggerezza dell’organza di seta che lo sostiene ad affascinare così delicatamente?

Comunque se qualcuno vuole collaborare cn me a rintracciare dati utili per fare di questa attività una forma indirettamente e informalmente terapeutica, ascolto volentieri ogni contributo.

 

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Errore
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Errore
Descrizione
un piccolo errore che volentieri correggiamo a proposito dell'attrezzo necessario che si chiama uncinetto di Luneville e NOn Kantan come in precedenza scritto per errore
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ricamo di Luneville su organza di seta

Ricamo 2

Vi sto parlando del ricamo, da qualche tempo, perchè ho avuto una magnifica esperienza da condividere.

Dopo tanti pensieri e riflessioni che ho qui scritto sul senso del ricamo ho pensato che fosse ora di realizzarne almeno uno.

E di questo corso di ricamo che oggi  vi voglio parlare.

Ho incontrato una bravissima insegnante di nome Jelena che ci ha insegnato questa antica arte del ricamo, come realizzare con uno speciale Mandala  !

Se mi avete letta negli altri miei articoli saprete bene quanto significato profondo abbiano i Mandala e quanto l’oriente ne sia affascinato.

Con la perizia che ci vuole per farli, come in una meditazione, del tutto dediti a creare e riempire forme circolari con i colori e poi??

Poi una volta conclusa l’opera, costruito il Mandala viene distrutto da coloro che l’hanno fatto, sul serio!

Si vuole così esprimere in forma simbolica la legge dell’impermanenza, che nulla resta,  come anche Eraclito nel celebre aforisma panta rei riprese nella cultura greca cinquecento anni più tardi.

Ma torniamo al nostro progetto Mandala, come Jelena ha chiamato il nostro corso intensivo di ricamo: in due giornate ci ha messe in grado di maneggiare l’uncinetto speciale del ricamo di Luneville.

Che cosa è?

E’ una tecnica francese che già nel XVIII secolo compare sulla scena, ma in forma diversa addirittura molto prima.

Produce col suo magico uncinetto Kantan ricami leggeri e preziosi utilizzati nell’alta moda parigina e non solo e chi diventa bravo come Jelena realizza lavori di sogno.

Se vi siete incuriositi di saperne di più, questa brava maestra la potete trovare in rete con le sue iniziali JS Embroideries.  Si capisce conoscendola che ama molto il ricamo speciale e prezioso ed ha studiato molto e approfondito a Parigi e a Londra le sue tecniche.

Io ve la consiglio proprio tanto!

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ricamo 2
Titolo
ricamo 2
Descrizione
ricamo di Luneville per creare un mandala prezioso e meditativo, soto la guida di una nsegnante valente e simpatica
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emozione ricamo

Emozione? Ma davvero il ricamo emoziona l’anima?

questa la domanda che mi è stata posta da una giovane donna creativa che si accostava al ricamo e all’arte antica della tessitura di fili colorati, desiderando emozione

La mia risposta sicura è Sì! l’ago accompagna sottili fili di colore lungo le linee che vogliamo dare al nostro ricamo e la mente riceve più di una emozione.

Che tipo di emozione? Emozioni positive, di calma e distensione, allontanando i pensieri disturbanti che sembrano sciogliersi via.

Come è possibile?

Non è roba da placide nonnine il ricamo?

donne ricamano e si riuniscono a condividere parole e idee

in realtà succede che i gesti “in punta di dita“, citando la filosofia steineriana, ci connettono in modo diretto con gli stati emotivi più lievi.

Ogni gesto corrisponde ad una attivazione neuronale e quando si tratta di gesti delle mani si attiva una grande porzione del sistema nervoso.

L’Omuncolo Motorio, come è stata chiamata a fini didattici la porzione di cervello coinvolta, vede infatti le mani attivare molte cellule neuronali e le loro sinapsi.

Per ricamare diventiamo attenti e concentrati mentre nello stesso tempo ci sentiamo rilassati e spensierati.

Questo stato di attenzione selettiva allontana dal flusso di coscienza altri pensieri: ricamo come terapia?

Domanda provocatoria per riflettere insieme: l’attenzione, il rilassamento, una postura tranquilla, quale bio chimica cerebrale sollecitano?

Le sostanze del benessere e del buonumore, come la serotonina e le endorfine mentre si inibisce la produzione di cortisolo, di adrenalina e di altre sostanze implicate nella reazione allo stress.

Controndicazioni ?

ben poche, solo se abbiamo difficoltà visive importanti o posturali che impediscano di mantenere la posizione corretta.

Io consiglio di prestare molta attenzione e molto cuore, all’idea del ricamo perchè il significato dei colori e delle forme che scegliamo di “creare”  sotto le nostre mani, in punta di dita, riveste forte importanza per l’intero sistema emozionale, quello che fa capo all’emisfero sinistro del cervello e ci arricchisce di emozioni e di benessere.

la forma che prende vita sotto le mani ha contenuto emotivo simbolico diretto quando è un cuore

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Descrizione
ricamo ed emozioni, un binomio da conoscere, ricamare attiva emozioni lievi e sensazioni di progressiva tranquillità, legate ai neurotrasmettitori implicati nei lavori di motricità fine, nella percezioni dei colori e delle attvità distensive
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