Riusciremo a garantire un armonioso vivere sociale, abbattere troppe iniquità e ingiustizia?

Abbiamo raggiunto importanti innovazioni in campo biologico che potrebbero migliorare molti aspetti del vivere sociale, applicabili quando i cittadini saranno in grado di operare scelte autonome.

Disuguaglianze socioeconomiche ricadono sulla salute?

Sì, facendo male ai cittadini, all’’ambiente e all’economia, intesa qui come teoria e tecnica capace di ridurre gli sprechi e ottimizzare le risorse.

Quanto invecchia l’Italia?

gli over 65 nel 1960 erano il 9% della popolazione, nel 2000  erano il 16%, 19 anni dopo cooè oggi sono il 22%

Un milione circa vive in povertà assoluta in una emarginazione economica e sociale devastante. Dal sito di Organisation for Economic Cooperationa nd Development, O E C D, si ha una lettura efficace.

Quali idee potrebbero sviluppare modelli nuovi capaci per affrontare le difficoltà di oggi?

Un oggi che non riesce a stare in equilibrio tra le trasformazioni profonde, prodotte dai grandi cambiamenti .

Se pensavamo che fino a 25 anni circa era il tempo dell’istruzione, oggi questo tempo si è protratto a 30 ann di età.

Se le attività di lavoro, riproduzione e famiglia coinvolgeva fino all’età di 70 anni per poi raggiungere pensione e fine vita, oggi la vita adulta è caratterizzata da un “lavorare sempre”.

L’idea nuova:

donare assistenza e sostegno a chi ne ha bisogno, finchè si è in grado, per riceverli poi in cambio fino alla morte quando se ne avrà bisogno.

Si delinea così la figura dell’assistente di vita indipendente che capitalizza a le proprie competenze sia da giovane che da anziano, dentro un progetto di vita comunitario che salvaguarda un bene prezioso.

Quale?

La dignità del tempo di vita, dunque anche di vecchiaia.

Testi di Genomica sociale ci raccontano oggi come come la vita quotidiana può modificare il nostro DNA, autori Redi e Manuela Monti.

Buona lettura a tutti voi!