PSICOLOGIA, FELICITA' E HOME THERAPY
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VOTARE

Votare è un diritto democratico di cui non ci rendiamo conto tutti con forza:

anni di lotte femminili per ottenerlo, in tutti i paesi del mondo, sbeffeggiate, derise, oltraggiate, frenate.

Dal periodo rivoluzionario in Francia ogni Paese Europeo ha dato vita al movimento dei diritti femminili.

Fu la Nuova Zelanda, per prima, a concedere il diritto di voto alle donne nel 1893.

I Paesi del Nord Europa seguirono agli inizi del ‘900

In Italia solo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale nelle votazioni del 1946 le donne furono ammesse.

Queste differenti tempistiche legislative e quindi culturali e di forte significato sociale rispecchiano anche il livello di evoluzione del pensiero nei diversi paesi della società umana.

In Italia siamo chiamati tutti a dire la nostra sul futuro del nostro BelPaese, tra seduzioni rivolte ai più giovani – ampio bacino di utenza “nuova”:

Tutti i maggiorenni per la prima volta al seggio

E la Politica con la sua bella coda di paglia teme la disaffezione al voto, un attento ascolto agli interventi pubblici dei candidati lo racconta.

E noi votanti?

Le donne votanti?

eserciteranno tutte in massa questo importante diritto conquistato a fatica?

Speriamo molte sì, moltissime, perchè è un esercizio di libertà e di democrazia di cui non dovremmo privarci.

Ma per chi non si recherà alle urne potremmo non levare gli scudi, potremmo provare a comprendere perchè:

Dare il voto è una delega importante, è fiducia di consegnare il proprio futuro prossimo a qualcuno che ne sarà responsabile con le scelte politiche e le politiche internazionali.

A qualcuno capace di dimenticare il proprio tornaconto personale, qualcuno che pone al centro dei propri valori il senso di giustizia e di umanità, qualcuno che comprende la sofferenza di molti strati di popolazione, e gli orizzonti bui degli ultimi:

anche di chi non voterà – penso agli homeless – e tanti altri che non rappresentano voti da guadagnare in questa corsa ai voti, corsa ad arrivare primi, sconfiggendo i rivali.

Strati di persone dimenticate perchè la competizione selvaggia per il proprio posto di lavoro guida le scelte, travestita abilmente da interesse per il popolo.

Ma andiamo a votare, si vota, è un nostro diritto.

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Pianeta Terra

Psicologia per il pianeta?

Cosa può fare la psicologia per il pianeta Terra

Migliorare l’Ambiente, prenderci cura del nostro Pianeta Terra è possibile, lo sappiamo tutti.

Il punto di partenza è l’essere umano, le persone e le relazioni che riusciamo a creare e mantenere virtuose.

Soprattutto le relazioni tra noi stessi e gli altri, e tra noi e le cose.

Molti studi e ricerche da tempo osservano l’impatto che l’Ambiente, naturale e costruito, ha sulla
psiche e sul benessere.

Anche la relazione che abbiamo con il Mondo può migliorare, proteggendo e conservando i tesori di cui viviamo. Gli orientamenti della psicologia incoraggiano condotte virtuose per la salvaguardia del nostro pianeta e in esso di noi tutti.

Psicologia ambientale

Riguarda tutti i contesti in cui l’uomo esiste, individualmente e collettivamente; non studiamo solo la mente e i comportamenti ma ricerchiamo costantemente come promuovere il benessere attraverso il cambiamento e rendere il contesto – quindi anche l’ambiente – un luogo in cui salute e bellezza ci sostengano.

Neuroscienze

La psicologia approfondisce da anni le neuroscienze in contesti di ricerca per la comprensione di come reagisce il cervello umano ad ambienti di equilibrio armonico

Oggi la scienza offre strumenti tecnologici ed intellignza artificiale per riprogettare gli spazi affinchè siano sempre più funzionali al benessere, alla salute, alla vita sana del Pianeta e di chi lo abita.

La Psicologia per cambiare il Mondo?

Certo, e con forza! Se non ci adoperiamo tutti a comprendere come far funzionare meglio noi stessi, noi nella relazione con l’altro, noi nella relazione con la nostra casa e infine con l’Ambiente, avremo enormi difficoltà.

Al contempo però la stessa potenzialità distruttiva di cui l’uomo ha sempre dato prova è anche la chiave per la Pars Construens che la Psicologia aiuta a risvegliare, con percorsi mirati, con l’ascolto di sè, con la sconfitta dei propri demoni, con l’incontro con il proprio Sè autentico.

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cibo vegano

Valori in crisi

Ho piacere di accogliere su questo blog le riflessioni di una persona che stimo per l’orientamento alla Natura che ci ospita, alla Vita e al Bene, unite all’impegno di promuovere cambiamento virtuoso e vitale, rifiutando ogni atto violento.

Graditi tutti i pensieri e i commenti dei lettori

Si ha l’impressione che l’umanità sia giunta ad un bivio,  ad un punto cruciale della sua storia; la sensazione che tutto sia fragile, precario, incerto, di essere come sul filo del rasoio in cui da un momento all’altro tutto potrebbe precipitare. I delitti si manifestano in modo sempre più numerosi e agghiaccianti. La povertà dilaga, la fame e le malattie imperversano, l’economia vacilla, la natura cade sotto la scure degli interessi economici, l’inquinamento ci impedisce di respirare, i media, al servizio di una cultura decadente improntata sul profitto, sull’apparenza e sulla volgarità, destabilizza le nuove generazioni e genera incertezza, paura, edonismo, povertà morale, ignoranza, maleducazione, volgarità, isolamento.

La crisi che si sta vivendo non è politica, sociale, economica, o culturale: è crisi ideali, di valori e mette sotto accusa la coscienza umana, la mancanza di punti di riferimento, di giustizia sociale, di onestà individuale, di apertura alla collaborazione, della responsabilità personale verso la collettività; valori che non si improvvisano.

Non basta dire giustizia, diritti, per avere giustizia e diritti. Non basta elencare ciò di cui ha bisogno l’essere umano per uscire dalla crisi, dal pantano:  se non c’è una forte volontà politica a livello nazionale e mondiale, di un progetto capillare di educazione delle masse ai valori fondamentali della vita, della pace, della giustizia sociale, all’onestà saremo condannati a permanere in questo stato di cose, con prospettive poco rassicuranti.

Tutto questo non è che l’effetto di un’umanità malata, smarrita, stordita, perché ha trascurato la componente fondamentale della sua natura: la sua dimensione etico/spirituale. Che è come aver dimenticato di mettere il carburante nell’automobile per poi chiedersi perché non cammina.  Dare valore allo spirito significa dare ascolto alla propria coscienza; significa credere nel bene collettivo che passa attraverso la vera maturità di se stessi: un cambio di stile di vita e di scelte personali;  significa credere nella dimensione a venire in cui il bene avrà il sopravvento sulla disarmonia, sul materialismo e sull’interesse di parte; significa credere nello spirito cosmico che tutto vivifica,  che tutto pervade e spinge tutti gli esseri verso la loro evoluzione; significa dar valore alle cose che non passano con la vita; significa identificarsi e incarnare in se stessi quell’ideale che vorremmo si realizzasse in questo mondo. Il resto è demagogia.

Franco Libero Manco

Associazione Vegan Animalista A.V.A.

spiedini vegani
mangia sano
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