PSICOLOGIA, FELICITA' E HOME THERAPY
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SERENITA’

la Serenità, parola tranquilla che evoca atmosfere chiare e rilassanti, sembra sfuggire di mano a molte persone.

Sto ponendo attenzione a quante difficoltà psicologiche del nostro tempo siano legate a mancanza di serenità nell’animo delle persone.

Perchè?

“Lo spirito creativo si afferma dove regna la serenità”
Le Corbusier

La Serenità è uno stato d’animo quieto, una omeostasi in cui la mente si adagia nel presente e rilassa se stessa.

Così facciamo spazio alla possibilità di creatività in noi stessi, verso nuove idee, soluzioni, creazioni.

Si svolgono le consuete attività con la pace in fondo al cuore e i gesti rallentano, il volto assume un’espressione rilassata e più bella, proto al contatto amichevole con l’Altro.

E’ uno stato normale che appartiene a tutti ma con facilità si perde, per molti sembra addirittua uno stato felice che non conoscono più da tempo.

Ritrovare la serenità

Non è per nulla difficile, basta conoscere le tecniche giuste e applicarle.

In primo luogo dobbiamo essere rilassati, riconoscere quindi che la tensione o la smania che a volte si impadronisce di noi è il primo nemico della serenità e per questo va allontanata in modo risoluto.

Il respiro è sempre il migliore alleato: semplicissimi respiri lenti e lunghi, non è necessario che siano respiri profondissimi quanto invece lunghi e consapevoli.

Continuare così a respirare, ponendo cura soprattutto all’atto espiratorio, accompagnando fuori l’aria in semplicità, finche non sentiremo, in breve, che siamo già più calmi.

Calmi però non significa sereni perchè la serenità che desideriamo ha qualche caratteristica in più, porta con sè uno stato pacifico che si avvicina molto all’armonia interiore e da qui il passo è breve verso lo stato di felicità.

La felicità infatti riposa su uno stato sereno della mente che solo così riesce a cogliere quelle piccole e frequenti cose positive, piacevoli, fortunate, che attraversano la vita di tutti.

Moltissimi però non se ne accorgono.

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DESIDERATA

CALMA

  Calma.
Procedi con calma tra il frastuono e la fretta e ricorda quale pace possa esservi nel silenzio.
Per quanto puoi, senza cedimenti, mantieniti in buoni rapporti con tutti. Calma.
Esponi la tua opinione con tranquilla chiarezza e ascolta gli altri: pur se noiosi ed incolti, hanno anch’essi una loro storia.
Evita le persone volgari e prepotenti: costituiscono un tormento per lo spirito. Calma.

Se insisti nel confrontarti con gli altri rischi di diventare borioso ed amaro, perché sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te.
Godi dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti. Mantieni interesse per la tua professione, per quanto umile: essa costituisce un vero patrimonio nella mutevole fortuna del tempo.
Usa prudenza nei tuoi affari, perché il mondo è pieno d’inganno. Ma questo non ti renda cieco a quanto vi è di virtù: molti sono coloro che perseguono alti ideali e dovunque la vita è colma di eroismo.
Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti. Non ostentare cinismo verso l’amore, perché, pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità, esso resta perenne come il sempreverde.
Accetta docile la saggezza dell’età, lasciando con serenità le cose della giovinezza.
Coltiva la forza d’animo, per difenderti nelle calamità improvvise. Ma non tormentarti con delle fantasie: molte paure nascono da stanchezza e solitudine.
Al di là d’una sana disciplina, sii tollerante con te stesso. Tu sei figlio dell’universo non meno degli alberi e delle stelle, ed hai pieno diritto d’esistere. E, convinto o non convinto che tu ne sia, non v’è dubbio che l’universo si stia evolvendo a dovere.
Perciò sta in pace con Dio, qualunque sia il concetto che hai di Lui. E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni, nella chiassosa confusione dell’esistenza, mantieniti in pace col tuo spirito.
Nonostante i suoi inganni, travagli e sogni infranti, questo è pur sempre un mondo meraviglioso. Sii prudente.
Sforzati d’essere felice.  
 

Manoscritto del 1692
trovato a Baltimora
nell’antica Chiesa di San Paolo

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Cromoterapia verde

Verde si ottiene combinando il giallo e il blu.

E’ il colore predominante nella natura dalla primavera all’autunno.

È simbolo della speranza perché indica il rifiorire della vita stessa anche dopo condizioni avverse.

In altre tradizioni il Verde si ritrova, ad esempio, sul volto di Visnù nell’induismo e lo è anche il corpo della Venere di Fidia.

E’ verde il mantello di Kherz, il grande saggio che illuminò Mosè.  Pure la cappa di San Giorgio che sconfigge il drago viene raffigurata di questo colore.

Nella mitologia celtica rintracciamo il predominante colore dei prati nei Pascoli delle Isole Felici, come lo è lo stemma di Irlanda.

Nell’antico Egitto l’animale sacro che non si può uccidere è il Gatto ed ha gli occhi verdi.

Il raggio verde che la tradizione popolare vuole come ultimo istante della luce solare prima che il sole scompaia dietro l’orizzonte è quello capace di trapassare ogni cosa, come la luce dello smeraldo a cui lo associa l’alchimia di Paracelso.

Quindi è un colore confortante, che calma e rassicura, come Madre Natura, rinfrescante e tonificante.

rami di felce freschi di ombra verde

Si dice anche però verde di invidia o anche essere al verde proponendo così l’aspetto bipolare di ogni simbolo, buono  e positivo ma anche dal doppio significato.

Nei sogni, in considerazione alle associazioni del sognatore, si tiene presente anche un aspetto rappresentativo di desideri non ancora realizzati, come una natura non ancora fiorita, e così anche pulsioni latenti.

Interessante osservare che questo tono cromatico evoca emozioni “acide” se unito a una punta di giallo. Invece diventa rassicurante, pur mantenendo la prerogativa di colore freddo quando si carica di una punta di blu, rafforzativa della calma.

In Home Therapy viene suggerito per creare ambienti che inducano calma, nel senso di serenità, quindi non un riposo quieto ma suggerisce un luogo operativo.

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Blue

Pensando al colore Blu cosa si evoca alla mente e alle sensazioni?

Dipende da quale sfumatura di blu, azzurro, celeste, celeste cielo, celeste pallido, blu notte abbiamo in mente.

Nel mondo britannico è invalso l’uso di chiamare “blue” lo stato depressivo dell’umore.

Blu non è però un colore che associamo alla depressione, semmai al rilassamento.

Certamente tutte le tonalità del blu come colore freddo portano uno stato emotivo di calma e di tranquillità.

in fondo al blu delo scenario di mare si illumina un faro che indica la via

Per questo in cromoterapia ogni utilizzo del blu, sia pittorico che in cibi, bevande, fiori ,  tessuti, viene utilizzato per indurre calma e contrastare stati irritati, ansie e attivazione del sistema nervoso eccessiva.

Nella simbologia ebraica Jahvè sedeva su un trono azzurro, e Zeus tra i greci posava i piedi sull’azzurrità del Cielo. Per la cristianità è sempre azzurro il manto della Madre celeste.

Addirittura l’azzurro è stato preso ad emblema di origini divine e lo si può ritrovare nell’antico blasone dei Re di Francia con tre gigli su fondo blu, proprio per questa intenzione di evocare il Divino,

Sapete a cosa risale il dire che la nobiltà ha il “sangue blu“?

E’ un aneddoto interessante, sentite:

il nome della divinità in forma blasfema è sempre stato presente nei linguaggi pesanti e scurrili di ogni popolo, non frenato dal tabù del divieto di nominare il nome di Dio, ecco quindi il deprecabile uso di bestemmiare.

Nel Medioevo anche i nobili, sempre privilegiati, ne ebbero il divieto assoluto e così, in Francia, non riuscendo a desistere dalla parola pesante della bestemmia, trasformarono la parola incriminata e così par Dieu  divenne Parbleu e fu così che la servitù parlando dei propri signori li definissero “signori blu”

Il blu così si associa anche ad aspirazioni spirituali, ad elevarsi, probabilmente per ragioni filologiche di guardare in alto, al Cielo, che è variamente Blu.

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