Il Governo del nostro Paese sta diventando in questi giorni più complicato del solito.
Tutti ascoltiamo dai notiziari come e se riusciremo ad avere un gruppo di persone che governeranno il Paese.
Molti di noi sono preoccupati e sperano in notizie confortanti al prossimo notiziario.
Si ascoltano paradossi e follìe di vario genere, la soluzione appare impossibile.
Nostalgicamente penso che sia un gran peccato, una grande perdita per le menti e i pensieri di chi ha fatto l’Italia, trovarsi nel terzo millenio a questo punto.
Mancano accordi sensati e manca la possibilità concreta di farli.
Manca la capacità politica di governare un paese.
Abbonda la regola del tornaconto personale e le parole che ognuno di noi può intravedere proprio mentre non vengono dette riguardano il potere, il denaro, la “poltrona” – come viene chiamato un posto di lavoro sicuro e remunerato oltre ogni buon senso.
Manca tra tutte una parola fondamentale che farebbe la differenza e questa parola è COMPETENZA.
mi sono chiesta e mi continuo a chiedere come sia potuto accadere che un mestiere così complesso, così articolato, così specialistico – COSI’ TANTO DA AVERE DI DIRITTO REMUNERAZIONI DA CAPOGIRO – sia ritenuto svolgibile da chiunque, senza il possesso di nessun requisito specialistico.
Ognuno che si alzi e pensi “vado io a governare il Paese” può farlo, non è richiesta alcuna capacità nè esperienza nè curriculum di studi.
Certo ed evidente che la cosa necessaria è il “sapersi muovere bene”, è lecito dire così?
Mi è venuta in mente la Soluzione delle Soluzioni!
Sento la mancanza di una cultura della Politica, di un sapere pulito e complesso sulle immani difficoltà di governare un Paese, orientarne le risorse, promuoverne lo sviluppo.
La trascuratezza che si ha intorno alla buona capacità di condurre sane relazioni internazionali, virtuose relazioni con gli altri Paesi e gli altri popoli.