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emozione ricamo

Emozione? Ma davvero il ricamo emoziona l’anima?

questa la domanda che mi è stata posta da una giovane donna creativa che si accostava al ricamo e all’arte antica della tessitura di fili colorati, desiderando emozione

La mia risposta sicura è Sì! l’ago accompagna sottili fili di colore lungo le linee che vogliamo dare al nostro ricamo e la mente riceve più di una emozione.

Che tipo di emozione? Emozioni positive, di calma e distensione, allontanando i pensieri disturbanti che sembrano sciogliersi via.

Come è possibile?

Non è roba da placide nonnine il ricamo?

donne ricamano e si riuniscono a condividere parole e idee

in realtà succede che i gesti “in punta di dita“, citando la filosofia steineriana, ci connettono in modo diretto con gli stati emotivi più lievi.

Ogni gesto corrisponde ad una attivazione neuronale e quando si tratta di gesti delle mani si attiva una grande porzione del sistema nervoso.

L’Omuncolo Motorio, come è stata chiamata a fini didattici la porzione di cervello coinvolta, vede infatti le mani attivare molte cellule neuronali e le loro sinapsi.

Per ricamare diventiamo attenti e concentrati mentre nello stesso tempo ci sentiamo rilassati e spensierati.

Questo stato di attenzione selettiva allontana dal flusso di coscienza altri pensieri: ricamo come terapia?

Domanda provocatoria per riflettere insieme: l’attenzione, il rilassamento, una postura tranquilla, quale bio chimica cerebrale sollecitano?

Le sostanze del benessere e del buonumore, come la serotonina e le endorfine mentre si inibisce la produzione di cortisolo, di adrenalina e di altre sostanze implicate nella reazione allo stress.

Controndicazioni ?

ben poche, solo se abbiamo difficoltà visive importanti o posturali che impediscano di mantenere la posizione corretta.

Io consiglio di prestare molta attenzione e molto cuore, all’idea del ricamo perchè il significato dei colori e delle forme che scegliamo di “creare”  sotto le nostre mani, in punta di dita, riveste forte importanza per l’intero sistema emozionale, quello che fa capo all’emisfero sinistro del cervello e ci arricchisce di emozioni e di benessere.

la forma che prende vita sotto le mani ha contenuto emotivo simbolico diretto quando è un cuore

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ricamando meditando

Ricamando… la nostra mente lascia scivolare via i pensieri.

Mentre si dedica ad un’unica attività e veicola l’attenzione su di essa.

La mente in questo modo  è concentrata.

Come sarà possibile ?

La parola terapia ha etimologia greca θεραπεία (therapeía),  riferisce al miglioramento di condizioni esistenti critiche verso condizioni risanate.

Naturalmente il preciso significato dipenderà dal significato che diamo a  malattia e a  salute

Il ricamo ha storia antica, a volte appannoggio esclusivo delle arti femminili ma non sempre  è stato così.

Utilizzando fili colorati o tele colorate, nascono sotto le mani lavori di creatività, di arte, figurativa o astratta che sembrano esplosioni di vita, attraverso i colori che si animano tra i fili.

fili colorati dano vita all’immagine e confortano l’anima assetata di vita

 

Così è possibile che ricamando noi si sperimenti l’effetto benefico della meditazione, grazie alla concentrazione attentiva della mente, unita all’effetto rivitalizzante dei colori.

Una sorta di cromoterapia spontanea:

la scelta cromatica è spesso dettata dalle esigenze profonde della persona che si accinge a disegnare con l’ago, ricamando.

Perchè la scelta dei colori cioè il gradimento di un colore che ci piace oppure non ci piace è in stretta connessione con l’apparato visivo ed emotivo, è una funzione della corteccia cerebrale.

Vuol dire che non è una risposta riflessa, anche quando ci appare così ma è il risultato dello sviluppo e dell’educazione.

E’ coinvolto il sitema endocrino attraverso l’ipofisi con meccanismi non ancora del tutto chiari.

Certo è che portiamo tracce filogenetiche rispetto alle nostre umane reazioni alla luce o alla sua assenza:

il buio per i nostri progenitori era sinonimo di pericolo e reazioni di paura mentre luce significava la possibilità di vedere e di difendersi all’occorrenza.

Quindi meccanismi antichi, dentro il nostro cervello supermoderno

 ricamare intrecciando fili colorati o candidi ci regala le sensazioni della meditazione sia come pace e rilassamento che come beneficio neuroendocrino.

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