Il Dio Seth….pensando alle divinità più antiche di cui è giunta fino a noi notizia, attraverso leggende orali, frammenti, tavolette, papiri, viene in mente l’Egitto antico
Per gentile concessione del dottor Valerio Morgantini, archeologo egittologo, riportiamo qualche stralcio di un interessante studio accademico da lui condotto, sul dio Seth.
“Nonostante il politeismo non accordi la totalità degli egittologi, nessuno mette in dubbio uno degli assiomi fondamentali della concezione religiosa dell’uomo egiziano: gli dèi esistono.
Essi rappresentano personificazioni di molti aspetti della realtà sia materiali che immateriali:
vi sono elementi di pura astrazione e tuttavia sono rimasti oggetti di culto per millenni, come la dea Maat, incarnazione del principio dell’ordine cosmico stabilito al momento della creazione.
Una astrazione che però ha avuto un suo culto con sacerdoti attestati a partire almeno dalla V dinastia e dei templi durante il Nuovo Regno”.
Continua il Morgantini sottolineando il ruolo particolare di Seth all’interno del Pantheon egiziano:
perchè “la sua figura rimane per certi aspetti ancora misteriosa e questo lo rende certamente molto interessante per il mondo accademico.
Questa divinità è caratterizzata da decisa ambivalenza nelle azioni e nei comportamenti e la prima impressione è quella di trovarsi difronte al più malvagio tra gli dèi egiziani ma ci sono elementi che ne rafforzano al contrario la reputazione positiva:
pur descritto come Dio generatore di caos è anche il caos che si trasforma in Maat quando deve sconfiggere il Serpente Apophis”…
“è stato accostato al trickster per la sua ambivalenza” ma lo scrivente si dissocia da questa interpretazione epistemologica.
Perchè abbiamo qui scritto questa fine citazione archeologica?
Perchè uno psicologo junghiano sempre è curioso di elementi religiosi, mitologici, antichi, tra elementi archetipici, divinità, simboli ancestrali.
Credo che lo stesso Jung si sarebbe appassionato a questa figura di potenza, di forza, che a tratti incarna la malvagità assoluta e a tratti si dimostra “protettore del dio del Sole, durante la sua traversata notturna”.
Secondo l’archeologo “Seth è una figura assolutamente necessaria al pantheon egiziano”.
Una lotta senza tempo tra il bene e il male? tra Eros e Thanathos?
approfondiremo nel prossimo contributo…