Da non molto tempo l’attenzione a un disagio della salute femminile è maggiore e la vulvodinia che affligge molte donne è ascoltata.
Diversi approcci cercano di fornire sollievo e qui ci atterremo alla parte psicologica del dolore vulvare.
Di cosa si tratta esattamente?
la patologia si esprime con fastidi dolorosi infiammatori in aree di verse della vulva, nell’80% dei casi nel vestibolo.
Se cos’ per le più giovani invece con l’avanzare dell’età per le donne affette da vulvodinia l’area dolente divien più estesa.
Le attuali percentuali di donne colpite si attestano sul 28% della popolazione femminile però come sempre molti casi non sono noti perchè trascurati o non accuratamente diagnosticati.
Cosa comporta la vulvodinia?
Un disturbo che si manifeesta dolorosamente in area genitale evidentemente coinvolgerà la vita sessuale e di conseguenza l’intimità verse se stesse e verso il partner.
Gli studi ci dicono che alla base c’è una disfunzione del sistema nervoso centrale cioè gli stimoli non dolorosi che arrivano dalla periferia raggiungono le aree nervose del midollo che inviano al cervello la sensazione dolorosa, purtroppo anche in asenza di stimoli.
La predisposizione centrale che causa dolore è di tipo genetico oppure psicologico.
Che si può fare per uscire dalla vulvodinia?
L’approccio farmacologico in molti casi è inevitabile. Sopportare un dolore persistente in aree delicate come le mucose e la muscolatura interna disturba la qualità della vita e limita molti aspetti.
Vengono prescritti farmaci analgesici e neuropatici che agiscono sulla disfunzione del sistema nervoso centrale.
Una terapia che insegni alla donna a rilassare opportunamente i muscoli del pavimento pelvico è pure consigliabile, come insegna il mondo della psiche qualsiasi dolore si gioverà in ambiente del corpo mantenuto privo di tensioni nervose.
E la psiche?
Colloqui psicologici a cui aprire il proprio animo, il proprio mondo interno, lasciando emergere vissuti intimi e delicati, sono un intervento importante e opportuno.
Trovare uno spazio in cui i propri timori, preoccupazioni, angosce, dolori si sentano accolti, ascoltati e disciolti nelle parole dello psicoanalista fa davvero la differenza.
La psicologia del profondo, junghiana o freudiana che che sia, apre il mondo e la visuale di ogni persona che si affida ad essa.