Giardini interiori e stress ?
Uno studio di ricercatori in Australia, quest’anno pubblicato su Science Direct, conferma scientificamente l’intuizione di ognuno che riesca a stare a contatto con la natura quanto i giardini possano far bene e contrastare gli esiti da stress.
Per stress ci riferiamo ad una risposta disadattiva dell’organismo agli eventi in cui è impegnato;
eventi percepiti come eccessivo sforzo, un sovraccarico per essere andato oltre le proprie forze, energie, capacità.
Lo stress conduce invariabilmente ad una serie di disturbi, oggi accertati, sui vari distretti corporei e sull’equilibrio psicologico.
Natura come aiuto?
Quando diventa una sana abitudine andare per natura, in spazi aperti quando possibile o anche semplicemente in parchi urbani o nel proprio giardino o terrazzo o balcone in cui vediamo fiorire e crescere piante, fiori e forse frutti, vedremo sulla nostra salute altrettanti positivi frutti.
Già nel 2020 L’Organizzazione Mondiale della Sanità si espresse in Nature is our Greatest Source of Health and Well-Being” su quanto la Natura sia riconosciuta fonte di benessere per il corpo e per la mente; lo studio porta alcuni risultati precisi del periodo pandemico in cui le persone hanno dichiarato di aver beneficiato direttamente, durante i lockdown, dell’attività di giardinaggio, anche se condotta su minima scala. Tanto che in Canada e in Nuova Zelanda è stato adottato da alcuni medici un innovativo protocollo prescrittivo di ore da trascorrere nella natura come antidoto a forme di stress.
Lo studio australiano ha cercato di comprendere quali aspetti siano stati apprezzati dalle persone maggiormente nell’attività di giardinaggio:
ha rispettato tutti i criteri di una ricerca per la validazione scientifica, comprendendo nel campione anche coloro che si sono dedicati ad attività di “gardening” limitate alle fioriere del balcone di casa.
Le risposte dei partecipanti alla ricerca hanno messo in luce la possibilità di rilassarsi, liberarsi dallo stress, attraverso il contatto con gli elementi vitali della natura.
Quel che accade a livello endocrino è la riduzione del cortisolo, importante bio-marcatore allo stress acuto e la percezione soggettiva di un miglioramento dell’umore.
L’attività di “gardening” comprensiva di orti, giardini, piante in vaso, cure radicali o semplice annaffiatura e rimozione di erbe infestanti, ognuno come può, è dunque una pratica che al pari di altre attività all’aria aperta promuove il benessere profondo.
In particolare la possibilità di stare con le piante ci pone a contatto con elementi vitali, che esprimono la vita e proprio nelle recenti condizioni avverse di malattia, precarietà e paura collettiva è un dono da accogliere con immensa gratitudine.
Creare dentro il proprio animo, durante opportune sedute di rilassamento si può apprendere come fare, il proprio giardino interiore è davvero una panacea, provare per credere…