PSICOLOGIA, FELICITA' E HOME THERAPY
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Repubblica in festa

Oggi è il 2 giugno, in Italia si festeggia la Repubblica, conquista politica dal 1946 con referendum istituzionale.

Per settantadue compleanni la Repubblica è stata commemorata con qualche anno più intensità che in altri anni.

Questa attuale festa della repubblica odierna sembra più sentita di altre volte, nel senso che anche persone apparentemente lontane dalla vita politica e istituzionale hanno portato il proprio pensiero su questi fatti.

Hanno acceso la televisione per vedere la sfilata militare, per partecipare in qualche modo a queste commemorazioni.

Chi ha potuto si è recato in via dei Fori Imperiali a Roma per assistere dal vivo alla parata e vedere le personalità politiche nella loro veste ufficiale.

In cielo hanno rombato le frecce tricolori salutate dal naso all’insù di molti piccini e più adulti.

Perché quest’anno ci siamo interessati  più che gli altri anni?

Perché gli ultimi eventi politici per la formazione del governo esecutivo hanno allarmato animi e menti di molti, intellettuali e persone comuni.

Repubblica deriva dal latino, Res Publica , cosa pubblica, cosa di tutti noi

Eppure mentre sembrano coinvolgerci anche più del necessario nelle loro beghe per il potere, in realtà la nuova casta si sta installando a dispetto di tante dichiarazioni di cambiamento.

La psicologia che dice?

La psicologia è il cambiamento nel senso che gli psicologi sanno e possono favorire cambiamenti nelle persone e nei gruppi e quindi nella collettività.

Chi non è psicologo sa determinare e gestire il cambiamento sano, proficuo, intelligente, virtuoso?

In quanto psicologa ho forti riserve, ben sapendo che il cambiamento incontra solide resistenze dall’interno per la persona perché la natura umana di adattamento cerca la stasi e tutte le attività sono guidate dalla ricerca più o meno consapevole di sciogliere tensione.

Vogliamo “acquietarci” di nuovo nell’omeostasi, cioè all’originario punto di equilibrio.

Il cambiamento è un “lavoro” per l’organismo psichico e mentale e solo in presenza di forte motivazione e di varie circostanze favorenti si instaurerà.

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GOVERNO bis

A  proposito del Governo del nostro Paese, vediamo competenza in nostro soccorso?soluzione delle soluzioni

Avevo promesso la Soluzione delle Soluzioni (! ) qualche giorno fa, successivamente ho scritto di felicità e di teatro e ancora di emozioni felici, su questo blog. E’ ora di riflettere sulla competenza.

Il Governo però è un fatto di questi giorni che purtroppo felice non è, come non lo è la nostra esperienza di cittadini con la politica.

Vi siete chiesti perché ?

Non dipende soltanto dai luoghi comuni di ruberie e poltrone, anche se molto reali.

Che altro c’è? 

Dalla esperienza di psicologa affermo con forza che le competenze sono una caratteristica dell’agire umano che fa la differenza, in tutti i campi.

Se beviamo un caffè sentiamo subito la differenza quando la bevanda è preparata da chi sa farlo o da chi non lo ha mai fatto.

Indubbiamente improvvisarsi è un’altra ottima caratteristica e attitudine umana ammirevole e va bene per il caffè.

Ma per il resto?

Ci faremmo operare ad una gamba da chi si improvvisa, da chi non ha competenza?

 Credo proprio di no ed è molto interessante provare a capire dove è che il “fattore competenza” viene ritenuto inutile e si pensa anzi che sia meglio improvvisare.

Alla luce dei miei pensieri e studi sulla mente arrivo alla provvisoria conclusione che più sentiamo qualcosa vicino a noi, il nostro corpo per esempio, o la nostra casa, o i nostri affetti, pretendiamo competenza.

Invece quando la questione da risolvere è percepita lontana dai noi stessi e dal nostro  orticello siamo pronti a tentativi “fantasiosi”, del resto il popolo italiano è sempre conosciuto anche all’estero come molto creativo !

Attenzione:

La Politica NON è lontana da noi ma SIAMO noi

 il meccanismo di delega che la democrazia ci mette tra le mani col voto è molto delicato, deleghiamo potere decisionale a chi ha la competenza di farlo per noi che svolgiamo mestieri diversi e la domanda è:

Ma questa competenza, su un affare delicato e complesso come governare un Paese e un popolo, non è importante?

All’interno di politiche globalizzate, interessi internazionali, flussi storici di movimenti economici, sfruttamento dell’uomo sull’uomo (VERGOGNA!), distruzione ecologica, asservimento di animali e piante ai desideri umani LA COMPETENZA è così ininfluente?

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Governo

Il Governo del nostro Paese sta diventando in questi giorni più complicato del solito.

Tutti ascoltiamo dai notiziari come e se riusciremo ad avere un gruppo di persone che governeranno il Paese.

Molti di noi sono preoccupati e sperano in notizie confortanti al prossimo notiziario.

Si ascoltano paradossi e follìe di vario genere, la soluzione appare impossibile.

Nostalgicamente penso che sia un gran peccato, una grande perdita per le menti e i pensieri di chi ha fatto l’Italia, trovarsi nel terzo millenio a questo punto.

Mancano accordi sensati e manca la possibilità concreta di farli.

Manca la capacità politica di governare un paese.

Abbonda la regola del tornaconto personale e le parole che ognuno di noi può intravedere proprio mentre non vengono dette riguardano il potere, il denaro, la “poltrona” – come viene chiamato un posto di lavoro sicuro e remunerato oltre ogni buon senso.

Manca tra tutte una parola fondamentale che farebbe la differenza e questa parola è  COMPETENZA.

mi sono chiesta e mi continuo a chiedere come sia potuto accadere che un mestiere così complesso, così articolato, così specialistico – COSI’ TANTO DA AVERE DI DIRITTO REMUNERAZIONI DA CAPOGIRO – sia ritenuto svolgibile da chiunque, senza il possesso di nessun requisito specialistico.

Ognuno che si alzi e pensi “vado io a governare il Paese” può farlo, non è richiesta alcuna capacità nè esperienza nè curriculum di studi.

Certo ed evidente che la cosa necessaria è il “sapersi muovere bene”, è lecito dire così?

Mi è venuta in mente la Soluzione delle Soluzioni!

Sento la mancanza di una cultura della Politica, di un sapere pulito e complesso sulle immani difficoltà di governare un Paese, orientarne le risorse, promuoverne lo sviluppo.

La trascuratezza che si ha intorno alla buona capacità di condurre sane relazioni internazionali, virtuose relazioni con gli altri Paesi e gli altri popoli.

Questo è il mio incipit, al prossimo articolo la Soluzione delle Soluzioni!

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