Tra le teorie dell’Inconscio, la psicologia analitica è il corpus teorico del pensiero sulla psiche proposto da C.G. Jung.
Comprende alcuni punti cardine intorno ai quali si sono sviluppati pensieri, riflessioni, ricerche e modelli teorici per il lavoro clinico sull’inconscio
Qualisono le caratteristiche della psicologia analitica?
Oltre le 4 funzioni psicologiche di cui abbiamo già accennato nell’articolo precedente su questo blog, il concetto di Inconscio Collettivo è uno dei concetti più celebri.
Di cosa si tratta?
E’ un aspetto inconscio che non è solo personale perché non ha contenuti individuali, tipici e unici di una persona. Invece ha contenuti diffusi universalmente allo stesso modo.
Jung ci dice che i fatti inconsci più sono profondi e oscuri e più perdono la loro singolarità individuale.
Assumono un carattere sempre più collettivo. In questa dimensione che Jung definisce Inconscio Collettivo troviamo gli archetipi e gli istinti.
Dalle parole di Jung in una conferenza a Londra del 1935:
“tutto ciò che so ma a cui al momento non penso;
ciò di cui una volta sono stato cosciente ma che ora ho dimenticato;
quello che i miei sensi percepiscono ma la mia coscienza non nota;
le cose che sento, penso, ricordo, voglio e faccio senza intenzione e senza farci attenzione, cioè inconsciamente;
le cose future che si preparano in me e verranno alla coscienza solo più tardi”.
Tutto questo è il contenuto dell’inconscio.
Ma al di là di questo troviamo nell’inconscio non solo le qualità acquisite individualmente ma anche quelle ereditate, dunque gli istinti, come impulsi a compiere azioni senza una motivazione cosciente.
Il concetto di Inconscio Collettivo ha permesso a Jung di affiancare ai processi psichici di un singolo individuo molti elementi tratti da un contesto più ampio che si ritrova in ogni tempo e ogni cultura, attraverso miti, leggende, folklore, alchimia, mitologia e religione.
La psiche umana diviene così patrimonio collettivo che si eredita dai nostri avi, in alcuni tratti, accomunandoci a popoli e tempi anche molto lontani da noi in un quadro concettuale in cui riconoscere alcuni tratti della nostra esperienza esistenziale e meglio comprendere alcune emozioni, paure, scelte, percorsi.