Alcuni batteri intestinali per la loro capacita’ di intervenire sulla psiche e l’inconscio, intestinali sono definiti ‘psicobiotici’.
Quante volte abbiamo detto o sentito dire “Lo sento di pancia”…
non è solo un modo di dire, dalla scoperta di quello che viene chiamato “asse cervello-intestino”, cioè una sorta di linea di collegamento tramite neurotrasmettitori e vari collegamenti nervosi.
il collegamento avviene tra la percezione sensoriale o emotiva che trova senso grazie al cervello e la pancia appunto, luogo viscerale che “esprime” ciò che sentiamo.
Propio le cellule dell’intestino producono messaggi chimici influenzati anche dal microbioma intestinale.
Alcuni di questi batteri producono sostanze che influenzano il nostro benessere psicologico o concorrono a determinare problemi della sfera psichiatrica, come ansia, depressione, alessitimia.
Cosa è l’alessitimia?
conosciuta anche come analfabetismo emotivo’, è l’incapacita’ di interpretare correttamente le emozioni.
La ricerca è molto attiva su questo campo e non ci sono studi definitivi ma al Policlinico Gemelli di Roma si sta studiando perchè in futuro i probiotici potrebbero coadiuvare il trattamento di alcune patologie
Lo stress ambientale (fumo, l’uso di alcuni farmaci e antibiotici, una dieta povera di fibre e ricca di proteine animali, ecc.) influenza lo strato di muco intestinale:
si altera cosi’ la sua funzione di barriera intestinale.
Quando si verificano alterazioni, le cellule immunitarie rilasciano citochine infiammatorie, determinando uno stato di infiammazione cronica.
Gli psicobiotici saranno allora tutti i possibili fattori di integrazione al nostro nutrimento e alla nostra vita, alimentare ma anche di esperienze e di percezione. Via libera quindi a tutti i lactobacuilli che ben conosciamo ma integrati da un forte spunto al migliorarsi, non solo per togliere il dolore dalla pancia o dalla testa.
dove trovo i miei picobiotici?
occorre consapevolezza di cosa mandiamo dentro di noi, con il cibo, con l’aria che respiriamo (sigrette ??), coe le emozioni, con le esperienze, con i video, con le parole che ascoltiamo dagli altri e da noi stessi…