Questa guerra ucraina genera orrore, distruzione, morte, sopraffazione, violenza.
L’umano si disumanizza.
Cosa lo ha reso possibile?
ai giorni nostri, in tempi illuminati (credevamo) , in luoghi della terra vicini all’Europa, come l’Ucraina ?
La psicologia junghiana chiede aiuto alla mitologia, ai vecchi miti che sono espressione della psiche senza tempo, per capire e non smarrire il pensiero.
Capire per non scivolare in stati di depressione e ansia aggravati da ciò che accade non lontano da noi e dalle nostre pseudo sicurezze occidentali.
C.G.Jung rifletteva già negli anni della prima guerra mondiale e poi tra le due guerre.
Il suo pensiero da scritti e conferenze è sviluppato anche nel 1933, tra fermenti di guerra che si potevano già prevedere e infine nel 1946, a guerra finita e devastazione residua sotto gli occhi di tutti.
Da Jung prendiamo spunto per collocare i giorni di morte di questa primavera 2022 in un continuum storico che dai secoli passati ci ricorda come gli Dei, un tempo appartenenti all’esperienza psichica, alla Natura, alla spiritualità, siano scacciati da secoli e siano sprofondati nell’inconscio, individuale e collettivo.
La psiche contatta così lo Spirito della distruzione ogni volta che il Dio Marte impugna di nuovo le armi divine correndo come una furia devastatrice.
Pur nella attuale epoca razionale e tecnologica l’inconscio di alcuni singoli “agisce” sul piano di realtà queste potenze psichiche primoridali, risvegliate e attive come fossero reali.
Reali sono le qualità psichiche negative, votate al Potere e alla visione di realtà accecata da personalità prive del punto di equilibrio.