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Neuroinfiammazione

Neuroinfiammazione e depressione, una realtà da capire.

Tensione, esaurimento, sovraffaticamento, in una sola parola ‘stress’.

Dallo stress si può scivolare direttamente nella depressione.

perchè?

Può accadere perchè lo stress grave e persistente può scatenare processi neuroinfiammatori e da qui sviluppare stati depressivi.


E’ stata isolata una nuova terapia contro la neuroinfiammazione, che può tenere sotto controllo le alterazioni del sistema nervoso e del connesso stress ossidativo localizzato.

QUALI STUDI CI SONO?

Si studiano effetti positivi e utili per contrastare le patologie di natura non solo neurodegenerativa ma anche neuropsichiatrica.

L’ipotesi e’ anche avallata dall’esistenza di un’elevata comorbidita’ della depressione con le malattie croniche, ad esempio quelle cardiache, condizioni in cui i processi neuroinfiammatori hanno un ruolo importante.

Si è dimostrato che nella schizofrenia, disturbo bipolare e depressione maggiore, tutte malattie psichiatriche gravi, esiste un’alterazione generale dei parametri neuroinfiammatori sia in relazione alla patologia sia rispetto alla sintomatologia e alle caratteristiche morfofunzionali del cervello.

Sebbene la depressione maggiore non possa essere annoverata tra le malattie primariamente neuroinfiammatorie, lo sviluppo di nuove terapie o di adiuvanti alle terapie esistenti non possono non tener conto della presenza dei processi infiammatori tra le caratteristiche fondamentali della malattia.

Qual e’ allora il migliore approccio terapeutico per controllare e contrastare i processi neuroinfiammatori?

Accanto alla scoperta della ricerca biochimica di nuove molecole terapeuticamente utilizzate, si raccomanda sempre e comunque, in qualsiasi caso, l’approccio terapeutico della psicoterapia.

Mentre i medici potranno sostenere la parte biologica del disturbo, lo psicoterapeuta potrà restituire al paziente il significato profondo di ciò che gli accade.

Da qui progressivamente accompagnarlo fuori dal tunnel depressivo per una riedizione inedita di se stesso, della propria esperienza vitale, della propria unicità.

Soltanto in questo modo ogni paziente riprenderà il timone della propria vita, pur nella esperienza depressiva dolorosa, e ritrovare il proprio orientamento alla naturale felicità che gli spetta.

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Stress e Depressione

Sapevate che elevati livelli di stess possono condurre a Depressione?

Se ci sentiamo esausti, affaticatissimi e carichi di tensione stiamo accumulando stress.

Lo ignoriamo?

improbabile che passi da sè, più facile rischio di depressione.

Come succede questo passaggio?

A livello biochimico lo stress avvia modifiche che possono scatenare processi neuroinfiammatori, da cui possono sviluppare disordini depressivi.

Gli studi e ricerche attuali intorno allo stress ossidativo localizzato che induce alterazioni anche del sistema nervoso, evidenziano che possono derivarne patologie di tipo neurodegenerativo ma anche neuropsichiatrico.

Esiste una nuova terapia anti-neuroinfiammazione, capace di controllare le alterazioni del sistema nervoso, come pubblicato dall’Università di Messina, Farmacologia, professor Cuzzocrea.

Molte malattie croniche determinano depressione proprio a causa di processi neuroinfiammatori.

E’ dimostrato che nei pazienti psichiatrici gravi affetti da schizofrenia, disturbo bipolare e depressione maggiore, i parametri neuroinfiammatori risultano alterati sia per la patologia in se stessa che rispetto a caratteristiche morfofunzionali del cervello.

Spostando inevitabilmente il focus sul piano psicosociale, lo stress per condizioni di lavoro, familiari, abitative, economiche, relazionali, evidenzia la comparsa della sintomatologia depressiva.

Anche il dolore psicoemotivo con somatizzazioni, e umore depresso, conducono ad alterazioni gravi dei nostri equilibri.

Ciò può arrivare a depressione, malattie cardiache, diabete e condizioni che presentano un’elevata comorbidita’ con la depressione maggiore la quale non è malattia neuroinfiammatoria ma comporta processi infiammatori.

Quale approccio terapeutico per controllare e contrastare i processi neuroinfiammatori?

Sicuramente un intervento farmacologico mirato e monitorato per riportare equilibrio alle funzioni biochimiche che caratterizzano la nostra biologia sana al quale io non esiterei ad affiancare un trattamento psicoterapeutico.

Per ritrovare il senso perduto di quanto ci sta accadendo, per imparare a lasciar andare il senso disperato che prende posto tra i pensieri consumando vitalità e voglia di vivere.

La vita è tutto, per sentirci umani e capaci di cambiare le cose che non ci piacciono in questo mondo su cui siamo capitati, per incontrare esperienze straordinarie, per sentirci appartenere, insieme agli altri, ad un prodigio che si rinnova continuamente, in un processo ricco di significato…

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