Semplificare è il sogno di tutti!

Una vita più lineare, con meno problemi e problemini da risolvere quotidianamente fa gola sempre più nel nostro mondo affannato.

La realtà è estremamente complessa e qui vorrei mettere in guardia dalla tentazione di semplifcare ad ogni costo.

Semplificare troppo riduce i dettagli,

Se ci si interroga senza conoscere le basi su argomenti scientifici, tecnici, specialistici non porta a nulla di buono, anzi!

Spiego meglio:

Ci sono molti argomenti che per propria natura sono ricchi di interrelazioni, di concatenazioni al proprio interno e rispetto al contesto, per dirla in una parola sola, sono molto complessi.

E in questi casi semplificare fa un torto all’argomentazione e alla ricchezza di ciò di cui vogliamo discutere.

Anche soltanto con noi stessi.

Un argomento che presta il fianco a semplificazioni esagerate e indebite è la Psicologia. Poichè studia la psiche può venire automatico ritenere che, poichè la psiche è dentro di me, le idee che me ne faccio sono quelle giuste.

Chi meglio di me stesso può saperlo?

In realtà le cose psicologiche stanno molto diversamente. Ci sono secoli di studi alle nostre spalle che hanno reso la ricerca in psicologia una disciplina scientifica.

Ma cosa è la ricerca in psicologia?

E’ proprio quella mole di studi, sperimentazioni, ipotesi, tesi e infine teorie che finalmente fondano la prassi.

Una pratica psicologica sensata deve essere fondata scientificamente, cioè poggiare i propri presupposti clinici e terapeutici su una solida base teorica.

Ecco, qui in questo scritto si sta semplificando moltissimo, per ragioni di spazio ma qui la finalità è solo quella di chiarire alcune aree cieche del mondo psicologico, cieche ai profani.

E’ vero che la mente è custodita in ognuno di noi, oltre a quella inconsciamente collettiva, con buona pace di Jung, che è patrimonio ancestrale comune.

Non tutti però, se non hanno studi specifici e specialistici nel proprio bagaglio culturale, sanno come funziona la mente, perchè si ammala la psiche, quando possiamo definirla ammalata e quando normale.

Esistono stati di gravi disturbi di personalità nei quali la persona che ne soffre in realtà non ne soffre, o per meglio dire, non sa che si tratta di una psicopatologia e potrebbe ritenere che si tratti solo del proprio carattere e che sono gli altri intorno a lei ad essere in errore.

Ci sono dipendenze affettive gravi che vengono addirittura scambiate e confuse con il sentimenti dell’amore…..

Anche stati di manipolazione affettiva scambiati per interesse genuino dell’altro verso di noi mentre l’altro è affetto da narcisismo patologico e cerca solo le proprie distorte gratificazioni mentali.

La psicologia è complessa, non solo quella specifica dell’area di studi junghiana, proprio chiamata “psicologia complessa”.

Nel proprio interesse è doveroso rivolgersi a specialisti della psiche se sentiamo che nel nostro mondo interno qualcosa non va.

O semplicemente potrebbe andar meglio.

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