PSICOLOGIA, FELICITA' E HOME THERAPY
Per informazioni e appuntamenti+39 06 78 22 934 | +39 339 670 56 59

Terapia junghiana

La terapia junghiana, che offre le sue particolarissime chiavi di lettura per i disagi psicologici e le meraviglie della psiche, è oggi sempre più richiesta.

Nonostante il tempo attuale veloce e frenetico, molte persone si rivolgono al mio studio perchè sono una psicoterapeuta junghiana.

Perchè scegliere una terapia junghiana?

Contro corrente al tempo attuale questa formadi psicoterapia non propone facili soluzioni, non promette tempi brevi di cura, non assicura risparmio sui conti.

E allora cosa affascina ancor oggi, di questo metodo antico, soprattutto tra i più giovani?

Secondo il mio pensiero le persone giovani stanno vivendo tempi davvero difficili, come tutti certamente, ma con l’aggravante di non aver potuto costruire alternative ai sistemi sociali che rifiutano e ignorano, quando non li distruggono del tutto.

E’ caratteristica elettiva del Puer archetipico portare tutta la propria energia giovane e fresca nella ricerca di mondi nuovi, mondi esterni da capovolgere per rinnovare in cui si riflettono mondi interni dove cercare la Luce ed illuminare le Tenebre che avvolgono le umane fragilità emotive.

Ne emerge un disorientamento angosciante perchè valori umani ritenuti obsoleti non trovano valori nuovi sostitutivi che abbiano la necessaria solidità itrinseca da reggere agli urti del mondo.

Crisi di valori ci sono sempre state, e così guerre ed efferati delitti.

Paure enormi di soccombere, di essere annientati.

Questa Psiche collettiva che deve affrontare il crollo di sentimenti e di passioni creative e immaginifiche si manifesta oggi con disagi psicologici, con serpeggianti pensieri di infelicità.

Abitiamo la Tecnica, retta dalla razionalità e patiamo lo scompenso di libertà irrazionali.

Sugli animi deboli e probabilmente sociopatici allora affiora la violenza verso il più debole, per seguire i propri impulsi drammatici. In Occidente dove viviamo tra pseudo sicurezze sono molto precari i riferimenti sicuri per tutti.

Come si svolge

La terapia junghiana, nel racconto che la persona fa di sè al terapeuta, propone uno sfondo, antico ed eterno a cui appoggiare i propri dubbi e sofferenze emotive, a cui appoggiarsi, con cui confrontarsi.

Uno sfondo di certezze tramandate da millenni che porta ancora incisa l’eco di battaglie epiche ed eroiche, per conquistare diritti che oggi diamo per scontati, tra simboli ed emozioni attuali.

In questo sfondo fanno capolino gli Dei dell’Olimpo mitologico, vestiti di miti diversi e sarà compito della coppia terapeutica dipanare il nome nuovo che assumono i miti di sempre. Eterni, oltre le umane cose.

Gli Dei così diventati malattie, come ricorda Hillman, chiedono a noi umani di poter guarire e la terapia junghiana ricerca connessioni tra realtà così lontane, figure interiori e paure da superare.

Ci riesce, per lo più.

Read More
la mente rilassata ama semplificare

SEMPLIFICARE SEMPRE

Semplificare la propria vita è il sogno di molti.

Ci troviamo molte volte incagliati in scogli che ci confondono, frenano i nostri slanci e rallentano le nostre attività. Soprattutto ci fanno sentire molto stanchi.

La psicologia analitica di C.G.Jung si definisce psicologia complessa. Potremo dire che è molto complesso, per non dire complicato, tutto ciò che riguarda la psiche e per Jung la teoria dei Complessi è uno dei cardini del pensiero.

Complessi

Ci si riferisce all’idea che l’energia psichica può creare una sorta di “ingorgo” in cui non riesca a fluire al servizio dell’Io e perde così di funzionalità ottimale.

Con le parole di Jung un complesso si definisce “un insieme di rappresentazioni, pensieri, ricordi, in parte o del tutto inconsci, dotati di una forte carica affettiva”.

Jung parla di “complessi a tonalità affettiva” quando le reazioni osservabili sono sovradimensionate rispetto alle effettive situazioni scatenanti, a causa di un eccesso di energia psichica.

In tali casi le persone possono sperimentare una situazione di minaccia alla propria stabilità e quiete interiore, percepire un vissuto inquieto e di arousal intenso che porta ad agire sul piano di realtà emozioni forti di smarrimento, risalenti a periodi precedenti dello sviluppo.

Quindi “semplificare” come si dice nel titolo di questo articolo non è sempre cosa agevole o immediata in psicologia, quando sono attive forze complessuali la cui radice è nell’inconscio della persona.

Tuttavia molti altri casi invece sono carichi di complessità eliminabile, dovuta alla tendenza a sovraccaricare la mente, tendenza che diventa una abitudine e orienta le scelte in un dedalo di scelte, di opportunità, di possibilità del nostro tempo in cui sembra che non ci siano limiti.

Almeno non più i limiti a cui si era abituati.

Semplificare

La vita attuale propone e teorizza modelli di esistenza in cui ci si sente capaci di molte o troppe cose, divenuti invincibili anche a costo di indiscriminate assunzioni di sostanze psicoattivanti.

L’invito qui è a far caso alle minacce potenziali di una vita off limits e a rivalutare il senso della semplificazione per ritrovare il senso della misura e della nostra efficacia: a volte ci si può sentire inadatti o inefficaci solo perchè si sta chiedendo troppo a se stessi.

Fateci caso.

Read More

GUERRA

Si sono sollevati venti di guerra anche in Europa, sempre più turbolenti e le popolazioni coinvolte direttamente ci fanno piangere.

Qualsiasi mente ragionevole era convinta che la Guerra non fosse pensabile, nell’Occidente ricco, evoluto, tecnologico, organizzato, dopo il 1945.

Leggendo Jung, che sulla guerra scrisse molte riflessioni di ampio respiro, condivido qui alcuni pensieri.

Jung ci lascia uno scritto sulla guerra nel 1936, quando venti di paura preannunciavano bufere di morte e scrive:

“Già la guerra tra nazioni civili era considerata quasi una vecchia favola; una simile assurdità sembrava sempre meno possibile in questo mondo ragionevole, a organizzazione internazionale”

e continua ricordando che quel che seguì alla prima guerra mondiale fu una “tragedia vera: crolli fantastici, mutamenti di carte geografiche, regressi politici verso modelli medioevali e antichi, Stati che ne fagocitano altri […] e per finire un’incursione piratesca intrapresa a cuor leggero ai danni di un pacifico popolo in via di sviluppo.

Wotan

Il pensiero che Jung ci offre, a cui anche oggi possiamo pensare per comprendere da un’angolatura diversa cosa sta accadendo, corre agli archetipi, all’inconsio collettivo, al dio Wotan, dio della Tempesta e dell’ebbrezza, da millenni a riposo ma improvvisamente ridestato, come un vulcano spento da anni.

Wotan era il dio nordico che suscitava litigi, un viandante senza pace che il cristianesimo trasformò nella figura del demonio.

Naturalmente oggi noi nel 2022, come già C.G.Jung nel 1936, crediamo di spiegare il mondo razionalmente in base a fattori economici, politici e psicologici ma la psicologia complessa di Jung alza lo sguardo alla prospettiva archetipica e il vecchio Wotan potrebbe essere la nostra ipotesi causale: una furia che sfugge ala logica consueta, che distrugge e devasta e uccide incurante di conseguenze e disastri che attraverseranno il mondo. Non è un fatto razionale o soltanto politico, la politica sono gli esseri umani, non è altro…

Ogni guerra, anche la più piccola guerriglia interna a piccoli mondi interni a continenti lontani è sempre segnata da devastazione incomprensibile e dolore per tutti.

In Europa tuttavia ne siamo più colpiti, non solo per la vicinanza ma per il crollo di paradigmi di ragionevolezza a cui ci eravamo abituati.

Wotan è una caratteristice della psiche e sparirà, forse anche tra millenni, quando i tempi gli saranno contrari…

Read More

SEMPLIFICARE

Semplificare è il sogno di tutti!

Una vita più lineare, con meno problemi e problemini da risolvere quotidianamente fa gola sempre più nel nostro mondo affannato.

La realtà è estremamente complessa e qui vorrei mettere in guardia dalla tentazione di semplifcare ad ogni costo.

Semplificare troppo riduce i dettagli,

Se ci si interroga senza conoscere le basi su argomenti scientifici, tecnici, specialistici non porta a nulla di buono, anzi!

Spiego meglio:

Ci sono molti argomenti che per propria natura sono ricchi di interrelazioni, di concatenazioni al proprio interno e rispetto al contesto, per dirla in una parola sola, sono molto complessi.

E in questi casi semplificare fa un torto all’argomentazione e alla ricchezza di ciò di cui vogliamo discutere.

Anche soltanto con noi stessi.

Un argomento che presta il fianco a semplificazioni esagerate e indebite è la Psicologia. Poichè studia la psiche può venire automatico ritenere che, poichè la psiche è dentro di me, le idee che me ne faccio sono quelle giuste.

Chi meglio di me stesso può saperlo?

In realtà le cose psicologiche stanno molto diversamente. Ci sono secoli di studi alle nostre spalle che hanno reso la ricerca in psicologia una disciplina scientifica.

Ma cosa è la ricerca in psicologia?

E’ proprio quella mole di studi, sperimentazioni, ipotesi, tesi e infine teorie che finalmente fondano la prassi.

Una pratica psicologica sensata deve essere fondata scientificamente, cioè poggiare i propri presupposti clinici e terapeutici su una solida base teorica.

Ecco, qui in questo scritto si sta semplificando moltissimo, per ragioni di spazio ma qui la finalità è solo quella di chiarire alcune aree cieche del mondo psicologico, cieche ai profani.

E’ vero che la mente è custodita in ognuno di noi, oltre a quella inconsciamente collettiva, con buona pace di Jung, che è patrimonio ancestrale comune.

Non tutti però, se non hanno studi specifici e specialistici nel proprio bagaglio culturale, sanno come funziona la mente, perchè si ammala la psiche, quando possiamo definirla ammalata e quando normale.

Esistono stati di gravi disturbi di personalità nei quali la persona che ne soffre in realtà non ne soffre, o per meglio dire, non sa che si tratta di una psicopatologia e potrebbe ritenere che si tratti solo del proprio carattere e che sono gli altri intorno a lei ad essere in errore.

Ci sono dipendenze affettive gravi che vengono addirittura scambiate e confuse con il sentimenti dell’amore…..

Anche stati di manipolazione affettiva scambiati per interesse genuino dell’altro verso di noi mentre l’altro è affetto da narcisismo patologico e cerca solo le proprie distorte gratificazioni mentali.

La psicologia è complessa, non solo quella specifica dell’area di studi junghiana, proprio chiamata “psicologia complessa”.

Nel proprio interesse è doveroso rivolgersi a specialisti della psiche se sentiamo che nel nostro mondo interno qualcosa non va.

O semplicemente potrebbe andar meglio.

Read More