PSICOLOGIA, FELICITA' E HOME THERAPY
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NATALE

Natale segna il passo dell’anno che scorre, ogni anno ci offre i suoi simboli ricchi e carichi di fascino, simboli per piccini e per grandi.

festa religiosa

indubbiamente le liturgie celebrano Natale come una nascita importante, si officiano riti di nascita e simboli che rimandano alla luce del Nuovo Inizio e cosa più di una nascita evoca il Nuovo?

L’origine si data intorno al IV secolo mentre nei periodi antecedenti quello che si festeggiava era il Sole Invicto, con il solstizio; molta influenza sulle date si deve al Calendario che nei secoli è stato riveduto e corretto. E in epoca romana i Cristiani vollero sovrapporre alla festa pagana del Sole la nascita dellaSole più vero, la Luce del Cristo

festa simbolica a Natale

dal nascere del nuovo e le solenni celebrazioni religiose si sfuma nel valore simbolico di questo richiamo annuale e tutti gli oggetti e i colori di questo periodo natalizio offrono i loro significati nascosti a chi ha voglia di comprensone più profonde.

Quali simboli per Natale

Certamente candele con la piccola fiammella che è il fuoco della vita senza fine e emblema di Luce, nelle varie accezioni; ne troviamo nelle chiese, i luoghi rituali per eccellenza, nelle case, sulle tavole, come dono scambiato di buon augurio, o le disegnamo sui bigliettini di augurio pechè anche solo vederne il disegno, una traccia appena, ha effetto sulla mente che ricerca luce nuova.

Quindi presepi, piccole installazioni che rimandano al tema della natività e della famiglia, fissato in uno spazio-tempo irreale che non ha fine, per celebrare la forza di quanto non è vittima di usi e mode più effimere. Nel presepe si avvia la cultura del Dono, un gesto anche questo da piccolissimo a grande che vuol testimoniare sentimento, affetto, apprezzamento e generosità verso l’altro.

L’Albero, grandioso simbolo della Vita e dell’essere Umano, che si radica alle condizioni terrene e aspira verso l’altro e cresce poco alla volta, resiste e cresce, simbolo di resilienza per eccellenza.

Si addobba a Natale di angeli, luce, dolcetti, pacchetti e decori di ogni genere per renderlo più forte, più festoso, più bello affinchè abbia una parola, senza parlare, per ogni sguardo che si soffermi su di lui…

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TRASFORMAZIONE

La trasformazione attraverso il percorso psicoterapeutico concluso felicemente è una realtà.

Come possibile?

Quali parti sono soggette a trasformazione?

Quelle parti che sono di intralcio al pieno sviluppo di sè, che ostacolano il proprio cammino verso la realizzazione delle proprie potenzialità.

Carl Gustav Jung (1875 – 1961 ) osservò su se stesso che l’inconscio si trasforma o determina trasformazione, come nel processo alchemico, che a lungo aveva approfondito per capirne la vera essenza.

“L’inconscio è un processo e la psiche si trasforma o si sviluppa” dice Jung, in base alla relazione che l’Io intreccia con la parte inconscia della psiche.

Fu lo studio della trasformazione alchemica e dei suoi simboli a condurre Jung alla capacità di interpretare la realtà attraverso simbologie complesse.

In ogni persona c’è la spinta innata ad accogliere la totalità di se stessa e ad integrarla alla totalità universale.

Questo processo dà vita a ciò che è latente in ognuno sin dalle origini nell’attesa di essere riconosciuto, compreso, ascoltato e infine trasceso.

Come si ottiene?

Attraverso il processo di individuazione junghiano: in esso la persona- in un certo senso- realizza pienamente ciò che potenzialmente già è.

Si tratta di un potenziale umano importantissimo che rende il significato perduto alla nostra esistenza.

Ci fa sentire pienamente bene, al nostro meglio possibile.

come nella stanza di un vecchio alchimista medioevale possiamo tentare la nostra trasformazione, cercando il nostro personale elisir di felicità, pace e benessere psicologico

stiamo parlando per immagini e per simboli, come ci parla il nostro inconscio,

e così alludiamo a possibilità trasformative nell’essere umano verso le parti di sè che non lo aiutano.

diventeranno parti benefiche, sane a cui far ricorso in ogni frangente della vita quotidiana.

I processi analitici della psicoterapia ci prendono per mano e ci portano al cuore della trasformazione di noi in persone che amiamo di più, persone di cui sappiamo prenderci cura in profondità, cura di noi stessi per ritrovare la via…

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Jung, i fondamenti

 

Chi è Carl Gustav Jung?

Per i più giovani con lo sguardo incollato al telefonino Jung rischia di essere un nome del tutto sconosciuto.

Cercherò di definire dal suo vasto corpus teorico, frutto di studi e ricerche approfonditi come pochi, i nomi che nella pratica clinica di psicologi incontriamo tra i disturbi delle persone che vengono a consultarci.

Innanzitutto Jung parla di psicologia psicodinamica, cioè basata sulla parte inconscia della psiche, non immediatamente accessibile alla coscienza. Ricavabile tuttavia dalle sue manifestazioni attraverso sogni, fantasie, immaginazione, sintomi, lapsus linguae, atti mancati, opere artistiche, elaborati della mente creativa.

Iniziamo dal suo concetto di Inconscio, che non prescinde da quello da lui definito Inconscio Collettivo:

se il primo si riferisce all’esperienza personale di ciascun individuo,  l’altro è l’insieme di elementi che la psiche ha ereditato come modelli  a priori.

Per esempio:

trame mitologiche,  motivi e immagini che in ogni tempo e luogo possono formarsi indipendentemente da tradizioni e migrazioni storiche.

All’Inconscio Collettivo facciamo risalire, secondo questa impostazione metodologica, motivi universali rintracciabili nelle religioni, nelle leggende, nel folklore, nei miti.

Attraverso i simboli universali si esprimono istanze psichiche dell’umanità intera.

Una loro giusta lettura permette di comprendere molti comportamenti e azioni, a livello di masse ad esempio, altrimenti ben poco spiegabili.

Per giusta intendiamo una interpretazione capace di tenere in debito conto questo sfondo che agisce sul piano inconsapevole e tuttavia detta legge, in molti casi, per determinare comportamenti.

Per giungere a queste ipotesi di lavoro e di pensiero Jung, da medico e psichiatra, ha amplificato il proprio campo di coscienza e ha dedicato la sua vita (1875-1961) a studi comparati tra fenomeni che nei secoli si sono imposti.

Tra questi studi l’alchimia medioevale ha occupato un posto di primo piano per Jung.

Gli ha permesso di ritrovare gli stessi meccanismi e fasi psichiche attivi nell’uomo del XVI secolo  e nell’uomo di oggi, mutatis mutandis, come compaiono nei sogni, o nei disegni spontanei, attraverso simboli da interpretare.

Quale è lo scopo degli uomini di allora e di oggi?

Sempre la ricerca della felicità

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Home therapy

Home…  – lo sappiamo! – esprime un concetto di casa più intimo della nostra traduzione italiana. La nostra lingua italiana non ha una parola di uguale intensità: per questo Home Therapy esprime la cura di te stesso, attraverso la tua casa.

La nostra Home in cui si vive può essere considerata come un organismo vivente con cui stabilire una relazione sana e proficua. L’abitazione raccoglie i tratti di personalità delle persone che la abitano e come in un specchio fatato le riflette; in un circolo virtuoso si può conoscere e comprendere meglio questo legame e ottenere dalla nostra  casa salute, accoglienza, riparo, sicurezza, vitalità. E nuovi progetti per la nostra vita

Casa luogo dell’anima?

, perché rispecchia molte caratteristiche dei suoi abitanti. La casa esprime la gioia e l’esuberanza così come i momenti più cupi e oscuri. In casa si consumano amori e tragedie, a volte drammatiche. E’ uno dei palcoscenici della nostra esistenza.

Può diventare la migliore amica consolatrice e custode di idee, luogo di inviti e socievoli amicizie che ci aiuta a coltivare.

Con i suoi spazi aperti si affaccia all’esterno come un cestino di fiori quando ha soltanto un balconcino ma se ha intorno un giardino allora i confini tra dentro e fuori si fanno permeabili e anche la psiche dei suoi abitanti si abitua a confini più leggeri, più vicini alla natura da cui proveniamo.

Casa come regina delle feste ?

quando arrivano i giorni di festa canonici e si riempie di simboli per tenere vive tradizioni antiche, rituali pagani e piccole liturgie domestiche.

Anche le feste più personali, gli anniversari i compleanni, le tante occasioni da inventare per punteggiare i nostri tempi con un momento di festosità conviviale si animano dentro la casa che per prima, al risveglio del giorno di festa, accoglie i preparativi .

In casa si celebra ogni momento importante e indelebile della nostra esperienza di vita, onoriamo il suo potenziale…

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libri nutrienti

Libri per nutrire la mente, libri per imparare: Il Fantastico Mondo dei Sogni , di Rellini, è un viaggio affascinante attraverso i sogni.

Ci racconta come attraverso la storia dei tempi , dall’antichità più remota ad oggi,  i sogni abbiano destato l’interesse, la curiosità e lo studio degli uomini.

Sarà perché sono nascosti dentro la psiche?

Perché mettono in contatto fatti apparentemente casuali della nostra giornata con un mondo misterioso, in cui accade di tutto?

Nei sogni non abbiamo barriere: siamo invincibili, volanti, trasparenti, invisibili,  siamo questo e quest’altro ontemporaneamente…

Non sempre  nei  libri troviamo  sogni dell’epopea babilonese, poi dalla Bibbia, fino al sogno di Nabuccodonosor  e altri grandi personaggi… in questo sì.

Si legge di un uso molto antico del sogno,  importante: si ritrova in epoca recente, il rituale dell’incubazione, nel tempio greco di Asclepio e si accenna a come il sogno si trova nei rituali per la cura.

Tra i moltissimi libri sui sogni in circolazione non è comune trovare che nelle tradizioni di popoli e terre da noi lontani, popolazioni tribali,  c’è ampio materiale di studio per capire meglio i sogni ed entrare  così nel campo dell’antropologia.

E i “brutti sogni”? 

perché compaiono?

vogliono comunicarci con il loro carattere drammatico elementi importantissimi della nostra psiche profonda. Sarebbe utile saper tenerne conto, senza paura. Infatti la tesi centrale del testo che stiamo esaminando è proprio che ogni sogno è un messaggio del nostro mondo interno, da decifrare e integrare nella nostra esperienza, tesi questa cara a tutta la scienza della psicologia.

Parlare di sogni è parlare di simboli .  Un intero capitolo è rivolto a questa realtà simbolica: oggetti catalizzatori di energia che nei secoli e millenni si sono caricati di significati condensati nella loro forma..

Come finisce questo libro ?

Con una bella tesi finale il sogno viene accostato ad espressioni artistiche della letteratura, della musica, della pittura fino a forme d’arte del nostro tempo, la cinematografia. Si parla di Fellini,  forse il maggior nome tra coloro che hanno attinto a piene mani alle visioni oniriche nei loro film. E poi ci sono spiegazioni su Bergman e non manca Chaplin con la bellissima scena degli angeli nel sogno de “Il Monello”.

Buona lettura!

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