Tradizionalmente la depressione è considerata un fatto individuale, della psicologia personale.
Classificata nel DSM – III nel 1980 come disturbo dell’umore, nel tempo è stata molto studiata dalla clinica psichiatrica per la sempre più vasta diffusione epidemiologica.
oggi l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima la depressione come uno dei disturbi più invalidanti al mondo, con un costo sociale preoccupante e sempre in aumento.
Ecco perchè depressione come fenomeno sociale
Nella depressione si altera il sonno, l’appetito, il contenuto del pensiero, della cognizione, cala il livello di attenzione, la capacità di concentrazione, l’interesse per il mondo esterno e la vita assume una tristezza di fondo.
A questi sintomi di base ancora altri se ne potrebbero aggiungere, considerando l’esperienza individuale. Considerare la depressione solo dal punto di vista della sofferenza individuale è riduttivo.
Infatti non tiene conto delle condizioni di contesto esterno che premono sull’esperienza dei singoli individui, l’assetto della società che un tempo riuscivamo a definire “civile” in cui viviamo.
La massima esposizione informativa di cui disponiamo ci fornisce dettagliate notizie in tempo reale, fotografiche e filmate, dei vari orrori di cui gli esseri umani sono capaci.
La nostra culla di civiltà antica, l’Europa, è abitata da sopraffazioni, violenze locali sempre più ristrette a nuclei familiari impazziti, rapporti di coppie logorati che culminano in delitti efferati, minori violenti che agiscono distruttivamente verso se stessi, verso i propri sogni, verso tutto.
Soprattutto i “bordi” della nostra Europa, non dalla parte sul mare ad Ovest ma verso i paesi a cui guardiamo ad Est, sono devastati da guerre e atti terroristici che non si riesce nemmeno a descriivere per l’orrore che suscitano.
Davvero la vita umana, il miracolo della scintilla divina dell’essere, perde così velocemente valore per così larga fetta di umanità?
L’effetto sulla mente che osserva, sulla psiche che ascolta, potrebbe non essere così grave e pesante?
Ecco cosa succede
Si produce depressione come male endemico collettivo e mentre ci sembra che le nostre personali afflizioni di amore, salute, lavoro ne siano la causa, in realtà ciò che accade all’Anima esterna del Mondo riverbera fragorosamente nella nostra anima individuale.
Se esiste un’anima mundi e noi ne facciamo parte, ciò che accade all’anima esterna accade anche a me – così dice James Hillman.
E prosegue osservando che mentre percepiamo l’estinguersi di specie viventi, piante, animali, culture, linguaggi, mestieri, noi tutti soffriamo della sofferenza che si sta producendo nel mondo.