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il B E N E

.. il Bene… sappiamo ancora cosa è ? cosa esprimiamo davvero con questa parola ? così comune, tra le prime che impariamo.

il Bene che ritroviamo in una specie di acronimo che tutti abbiamo imparato a conoscere: TVB

Valeva proprio la pena di abbreviare una parola già breve e così generosa, al solo pronunciarla in consapevolezza ?

Chissà.. abbrevia, accorcia, corri, affrettati…. ci porterà da qualche parte, l’attuale rivoluzione tecnologica si porta dietro una potente rivoluzione culturale e voglio portare qui con noi un gigante del passato, Aristotele.

ecco il Bene per te

Diceva, riporto qui un pezzetto della “Metafisica” […] e infatti gli uomini, all’inizio come adesso, hanno preso lo spunto per filosofare dalla meraviglia poichè dapprincipio essi si stupivano dei fenomeni più semplici e di cui essi non sapevano rendersi conto […]

..le condizioni della Luna e quelle del Sole, le Stelle e l’origine dell’Universo. Anche chi ha interesse per le leggende è in certo modo filosofo, giacchè il mito è un insieme di cose meravigliose.

Gli uomini cercavano per puro amore del sapere […] e a questo sapere è subordinata l’Etica, scienza pratica che si occupa del Bene, del sommo Bene.

Come si sa Aristotele nacque nel 383 a.C. e già in quel tempo oggi lontano teorizzava che l’amore per il conoscere è iscritto nel cuore dell’uomo.

Conoscere, sapere, allarga a dismisura l’orizzonte del possibile e l’idea del Bene su cui ogni pensatore ha dedicato pensieri e pagine trova posto.

Oggi al contrario è più facile che la cultura, un certo tipo di cultura, ci mostri invece il volto del Male, in certa letteratura di fantasia distopica, in certi testi di canzoni, nella moda e a volte design che rimandano a mondi di tenebre.

Anche i film sembrano proporci horror e male in varie forme appariscenti, per non dire del male più sottile.

Chi non conosce l’oscurità, non può capire la luce…. e questo è l’inimitabile Enzo Avitabile insieme ad un musicista della Mauritania, li trovate qui, splendidi, nel Bene !

Sommario
il Bene
Titolo
il Bene
Descrizione
una piccola parola benefica a cui pensare, come i grandi filosofi dell'antichità, alla ricerca di senso in ciò che oggi sembra allontanarsene
Autore
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Quanto costa la depressione

Quali sono i costi della depressione ? intesa come malattia che si esprime nel corpo e nella vitalità psichica, la depressione ha un costo molto elevato.

Se intendiamo quanto costa al soggetto che ne soffre, certamente paga in termini emotivi e psicologici qualcosa che non ha scelto.

La persona depressa si priverà di molte esperienze non avendo la forza di farle, esperienze di movimento corporeo che assumono un carattere di enormità dello sforzo. Ci riferiamo a camminate, passeggiate, fare attività sportiva, danzare, una gita fuori città…

Tutte le iniziative che comportano dispendio di energie fisiche sembrano precluse perchè la depresione toglie ogni forza residua.

I costi della depressione sono maggiori di quanto crediamo e chi paga?

Si paga  in termini di esperienze di vita, di apprendimento, di curiosità, di accrescimento interiore, tutto ciò diventa un miraggio perchè la mente depressa non prova alcun interesse e così anche ciò che prima interessava diventa adesso indifferente. Questo è un costo perchè lascia la persona priva di qualcosa di vitale e di importante , il succo della vita. Resta impoverita psicologicamente.

Anche la vita sessuale  subisce questo calo di interesse e di vitalità mentre i ritmi del sonno e dell’appetito subiscono variazioni controproducenti.

A grandi linee questi sono i punti su cui la malattia depressiva, nelle sue varie forme e declinazioni, insiste con più evidenza.

Quanti sono i costi della depressione in Italia ?

Ai costi personali, già importanti ed elevati, bisogna aggiungere quelli economici di visite mediche a volte non mirate e perciò poco risolutive, quelli lavorativi quando non si riesce a lavorare, quelli farmaceutici per i medicinali e quelli di una forma di shopping che per alcune persone depresse diventa una forma di corcizione per compensare il disagio.

In Italia colpisce maggiormente le donne , 5-10% contro il 2-10% degli uomini.

Ma dopo la pandemia da covid 19 questi dati sono aumentati e l’impatto sociale di questa malattia è impresionante.

Ad esempio si cambiano abitudini e si è volti più ai social network di facile accesso che agli incontri di persona uscndo da casa.

La depressione a volte è riconosciuta e trattata ma altre volte è mascherata e confusa con un tratto di carattere, con una reazione ad un periodo frustrante, escludendo così la possibilità di curare una vera e propria malattia e dare così solievo alla persona sofferente.

Non dimentichiamo che il corpo e la mente in esso rachusa merita ogni nostra attenzione, anche se non sembra un dato clinico importante invece lo è, ogni volta che ci sentiamo privi di vita, di desideri, di energie, di progetti…

La psicoterapia vanta una lunghissima tradizione di trattamento di casi depressivi con alta percentale di successi perchè prende in esame la persona, ciò che vive ed attraversa, i suoi affetti e le sue speranze sopite.

Solo così globalmente un fenomeno clinico così importante può risolversi con successo.

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Buon Natale !

Buon Natale ad ogni cuore… Festa della Cristianità, ignorata da altri culti, ci parla un linguaggio di simboli antichi ed eterni, trasversali a culture e tempi diversi…

Buon Natale ! che significato gli diamo?

è augurio di nascita, dall’etimologia stessa e possiamo far nascere ogni cosa  tra i nostri pensieri – dove riposa la nostra consapevolezza – ogni cosa che inizia ha una nascita, un momento iniziale.

Questo inizio nascente può riguardare virtualmente  ogni cosa anche sentimenti di pace, a livello planetario primariamente e poi a livello di piccole comunità e di ogni persona.

Come può ancora esistere la guerra tra le persone?

Quasi un quarto del nuovo millennio sta scivolando via, un’epoca nuova, veloce, con molti miglioramenti rispetto al passato soprattutto nell’ambito delle tecniche .

Le tecniche nuove a cui l’umanità si è approcciata hanno impresso forti cambiamenti al mondo, dall’invenzione della ruota all’utilizzo della bomba nucleare.

E’ attraverso strumenti tecnici che si è cercato sempre di migliorare la vita; la nostra Era è caratterizzata da tecniche relative al mondo della tecnologia digitale, fino all’ultima nata, l’Intelligenza Artificiale.

Ancora è allo studio  come  utilizzarla al meglio ma già si indovina che gli usi offerti  in pasto al vasto pubblico spesso si muovono tra finzioni o scorciatoie poco apprezzabili.

quali effetti ?

rischio di  annullare la genuinità di alcuni atti umani preziosi, si pensi all’atto di comporre una musica o scrivere un romanzo.

Niente allarmismi, cerchiamo di seguire gli eventi , forse anche gli auguri di Buon Natale che Chat GPT formulerà per noi…

Molti di noi non sono assolutamente in grado o nella condizione di comprendere effetti, conseguenze, risultati, risvolti etici e morali… questa novità gigantesca promette miglioramenti su grande scale e soprattutto tanta tanta velocità.

Sembra che la Velocità, nuova ad inizio del secolo scorso con il Futurismo che era una forte rottura con le tradizioni precedenti, sia oggi ridotta solo ad un ritmo che deve senza sosta aumentare sempre più, senza preoccuparci di effetti collaterali.

Già molti studi accademici forniscono dati inquietanti sugli esiti della velocità esagerata nell’approccio alla vita, in termini di aumento di stress, riduzione dei livelli di vigilanza, errori per assommare sempre più attività in archi temporali che restano quelli, le 24 ore non possono crescere…

E allora molti riducono le ore del sonno e del riposo, del tempo dedicato a nutrire corpo e anima.

Gli studi ormai sono concordi nell’imputare a ritmi esageratamente veloci una accelerazione di vita e di ritmi cardiaci poco raccomandabili, l’ipertensione è sempre più diffusa..

Ma dicevamo Buon Natale !  Perchè nasca, come la stella cometa annuncia alla cristianità, scintilla divina dentro ogni persona e per questo motivo si percepirà il meraviglioso e il deleterio di questo mondo e magari si cesserà    di spararsi addosso !

 

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Bisogno di Luce

C’è bisogno di nuova Luce, nei cuori e nelle coscienze di tutti

Perchè nell’oscurità del mondo inconscio, quella parte di ognuno che vive al di sotto del livello di coscienza e pertanto ignoriamo, un barlume luminoso brilla, attraverso lo Spirito che è in noi.

Spirito è una parola enormemente complessa e il suo signficato abbraccia vari campi. Vogliamo comincire dalle Spirito di Patata?

da questo primo sorriso possiamo pensare allo spirito alcolico che inebria ma non sempre; piano piano ci stacchiamo dal significato materiale e raggiungiamo le alte vette della spiritualità.

Ecco cosa intendiamo per spiritualità

Spiritualità può  assumere le più varie forme, dalla fede religiosa più classica nell’intendere comune, alla Natura, o l’Arte, o i sentimenti positivi. Sempre si riferisce  al cerare e sentire un significato così profondo da toccare il trascendente.

Ecco perchè è fonte di conforto

La spiritualità che lasciamo entrare nella nostra esperienza di vita ci accosta alla direzione di qualcosa di importante, forte, superiore, eroico o invincibile. Riposa su terreni che non conoscono sconfitte perchè non si arrendono a dar battaglia.

Ci pone alti rispetto a bassezze umane, ci aiuta a percepire possibile una pace in noi stessi e poi con gi altri e idealmente infine una pace tra i grandi gruppi. Tra gli uomini e le cose, gli uomini e altri uomini.

Lo Spirito è il centro vitale di tutto ciò, ci eleva e fa sentire vivi, quando non maltrattato a mostrare artigli e il volto oscuro di uno spirito mortifero. E’ in ogni caso l’essenza viva dentro la vita.

Cercarlo in se stessi e custodirlo, vigilando perchè illumini la strada di ogni giorno e non ceda a velleità di spirito nefando ma fiorisca ogni momento verso ogni bene.

Si aprono allora porte nuove che vale la pena attraversare, per incontrare la luce del proprio Spirito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Festa della Luce

Luce, giornate più lunghe, solstizio d’inverno….

Si avvicina il giorno del soslstizio che ogni anno accogliamo con un pensiero: un pensiero di gioia perchè arriva aria nuova, di cambiamento, ci traghetta dall’autunno rosso e dorato ai rigori di gennaio.

Anche un pensiero di tempo che passa, che vola…

Alcuni Paesi nordici dove il sole basso all’orizzonte nasconde la sua luminosità a tutti fino alla primavera, celebrare la festa della Luce è un evento importante:

ad esempio in Svezia, il 13 dicembre è il giorno dedicato al superamento della lunga oscurità invernale.

Anche a Roma per una specie di gemellaggio, le persone svedesi residenti qui organizzano questo corteo, tra candele e dolcetti.

E’ molto suggestivo, con sfilate di fanciulle chiarovestite che portano in capo coroncine con candele accese e illuminano le vie, tra canti e attese di festa e dolcetti tipici.

Luce, approfondiamo

La luce è un concetto della Fisica ma anche della Spiritualità, se pensiamo alla prossima festa spirituale del Natale, la Stella Cometa illumina ed esprime simbolicamente la guida, l’orientamento.

E’ pure un concetto sapienziale, filosofico, esprime la luce della ragione, della coscienza, contrapposta all’oscurità dell’Inconscio.

E risalendo indietro nei tempi antichi troviamo il sole, la nostra Stella e nostra fonte di Vita, adorato credendolo un Dio, il più importante tra gli Dei.

Si augura Luce alla nascita, perlomeno nelle cerimonie di Battesimo, con un cero acceso accanto alla nuova vita nata. Mentre accendere candele per tutti è segno di festa, di fiammella vitale.

La simbologia è ampia, tocca altri tempi e altri popoli, tra fiaccole, torce, fiamme, falò, fino alle candeline per gli auguri di compleanno.

Fare luce su un mistero, dare alla Luce una vita…in molti modi di dire questa parola ci accompagna e ci sentiamo bene anche solo pronunciandola, associata alla vitalità.

Permette di guardare e di “vedere”, di comprendere.

Auguriamo allora ogni luminosità possibile alle coscienze ottenebrate e oscurate, a coloro che vivono nelle tenebre della vita complicata, dura, dolente. La festa della Luce è alle porte, non dimentichiamo di danzare, almeno col pensiero

 

Sommario
Festa della Luce
Titolo
Festa della Luce
Descrizione
SVezia, 13 dicembre, festa della luce, per celebrare la luminosità che accresce il nostro buonumore.
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GENITORI OGGI

Genitori è diventato una specie di “mestiere”, nel senso che si deve imparare ad esserlo.

Sarebbe la cosa più naturale ed istintiva che esiste al mondo ma negli ulimi anni diventa sempre più una corsa ad ostacoli o una sfida, del tipo “ci riuscirò?”

Ci sono aspetti dell’attuale società iperconnessa e ipertecnologica contribuiscono a rendere complesso, quando non addirittura difficile, essere genitori, in particolare di ragazzi che crescono nell’età delle scuole medie.

Molti psicologi dell’età evolutiva nelle università del mondo promuovono studi sull’adeguatezza dei modelli educativi tradizionali perchè sempre troppo frequenti sono i comportamenti disadativi di molti ragazzi, quando non addirittura delinquenziali o criminali.

Cosa sta succedendo?

I ragazzi hanno genitori che fanno anche loro i conti della propria vita personale e familiare scossa da cambiamenti collettivi importanti, la società dell’immagine non lascia esente nessuno dall’essere catturati.

Il passo è breve al sentirsi non adeguati da parte dei genitori i quali, verso i propri figli, tendono ad ovattarli in una comfort zone:

qui in cui i ragazzi preadolescenti si trovano perfettamente a proprio agio e non intendono mollare più.

Ne risultano ragazzi molto deboli e vulnerabili per affrontare la realtà, protetti dai propri genitori nei confronti di una società che appare agli stessi adulti minacciosa.

I ragazzi però dovranno in questa età imparare a pensare, sviluppare un metodo di pensiero critico.

Cosa si intende per pensiero critico?

un esercizio della mente ben lontano dallo spirito polemico e oppositivo che imperversa dagli adolescenti verso gli adulti.

Ai genitori si chiede di credere nei propri ragazzi, come fare?

cercare di parlare con loro e di capirli, senza sosta interfacciandosi con la scuola, con le altre famiglie, con i centri che frequentano

Senza dimenticar che se i figli sbagliano, sarà solo il buon vecchio ed unico modo per imparare qualcosa.

Perchè NO deciso alla comfort zone? perchè in essa il pensiero si ferma, sostituito da un galleggiamento inutile tra passatempi svuotacervello.

Ricordiamo che abbiamo bisogno invece di “SCOMODITA’ ” perchè solo in essa ci sorgerà lo stimolo a cercare nuove soluzioni e miglioramenti.

Colpa dei figli ?

i genitori sono gli adulti e si sono assunti la responsabilità di mettere al mondo ma anche di crescere e dare al mondo figli capaci, forti, psicologicamente attrezzati, leve del domani, felici di vivere.

Genitori preoccupati ?

Certo! come non esserlo ?

ma per questo mai smettere di osservare, informarsi, pensare, parlare, partecipare per saper educare i ragazzi, le donne e uomini del futuro, alla Libertà,

cioè metterli in grado di parlare e di ascoltare, di rispettare e farsi rispettare, vivere e sognare in grande per conquistare lo spicchio di vita migliore possibilie.

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TRISTE O DEPRESSO ?

Sono TRISTE ! Depresso ! parola quest’ultima ormai entrata nel linguaggio comune, molto spesso in modo colloquiale. Sono depresso si sente molte volte dire per descrivere uno stato d’animo fuori tono, triste e malinconico.

Occorre però precisare che la parola italiana “depresso” fa capo a una precisa sindrome clinica, ben nota alla nosografia psichiatrica, indicante uno stato molto grave, clinicamente severo.

Per la depressione si va dal medico, meglio se specialista e in questo caso lo specialista è lo psichiatra.

Le parole che usiamo vengono prodotte da un processo psichico complesso, il linguaggio; dietro al linguaggio c’è il processo del pensiero, che lo produce.

Pertanto usare in modo disinvolto la parola depressione, senza una valida diagnosi clinica, mette fuori strada la comunicazione e la comprensione.

Anche il dialogo interiore ne risente, se non stiamo parlando ad altri che a noi stessi.

Ripetere a se stessi, come un mantra, “sono depresso” , orienterà l’intero processo cerebrale a realizzare la condizione pericolosa:

si instaura una affermazione e in breve si allineeranno le varie condizioni che possono determinare una depressione vera e propria.

Mancanza di energia, di motivazione, di entusiasmo, di progettualità, di idee sono condizioni comuni.

Ne risentono in questo tempo, sia donne che uomini e in tutte le fasce di età.

E’ depressione ? occorre una indagine clinica seria e approfondita per poter rispondere, che prenda in esame anche vari parametri fisici e fisiologici.

Non è uno stato momentaneo e non è avvertito soltanto sul livello dell’umore ma su molti aspetti della nostra vita fisica.

Si tratta di una malattia estremamente seria e non è bene abituare la propria mente ad usare questo termine se siamo, forse, piuttosto tristi o giù di morale.

Conviene invece indagare il motivo della propria tristezza che – qualche volta – è la migliore risposta he la mente propone per sostenere momenti difficili.

CHE FARE SE SONO TRISTE ?

la tristezza richiede raccoglimento, momenti delicati di ascolto di sè, piccole iniziative che ci sostengano, da una buona musica ad una tazza di tè, che ti rincuora come consiglia un noto detto britannico… di William Gladstone.

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