PSICOLOGIA, FELICITA' E HOME THERAPY
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TRASFORMAZIONE

La trasformazione attraverso il percorso psicoterapeutico concluso felicemente è una realtà.

Come possibile?

Quali parti sono soggette a trasformazione?

Quelle parti che sono di intralcio al pieno sviluppo di sè, che ostacolano il proprio cammino verso la realizzazione delle proprie potenzialità.

Carl Gustav Jung (1875 – 1961 ) osservò su se stesso che l’inconscio si trasforma o determina trasformazione, come nel processo alchemico, che a lungo aveva approfondito per capirne la vera essenza.

“L’inconscio è un processo e la psiche si trasforma o si sviluppa” dice Jung, in base alla relazione che l’Io intreccia con la parte inconscia della psiche.

Fu lo studio della trasformazione alchemica e dei suoi simboli a condurre Jung alla capacità di interpretare la realtà attraverso simbologie complesse.

In ogni persona c’è la spinta innata ad accogliere la totalità di se stessa e ad integrarla alla totalità universale.

Questo processo dà vita a ciò che è latente in ognuno sin dalle origini nell’attesa di essere riconosciuto, compreso, ascoltato e infine trasceso.

Come si ottiene?

Attraverso il processo di individuazione junghiano: in esso la persona- in un certo senso- realizza pienamente ciò che potenzialmente già è.

Si tratta di un potenziale umano importantissimo che rende il significato perduto alla nostra esistenza.

Ci fa sentire pienamente bene, al nostro meglio possibile.

come nella stanza di un vecchio alchimista medioevale possiamo tentare la nostra trasformazione, cercando il nostro personale elisir di felicità, pace e benessere psicologico

stiamo parlando per immagini e per simboli, come ci parla il nostro inconscio,

e così alludiamo a possibilità trasformative nell’essere umano verso le parti di sè che non lo aiutano.

diventeranno parti benefiche, sane a cui far ricorso in ogni frangente della vita quotidiana.

I processi analitici della psicoterapia ci prendono per mano e ci portano al cuore della trasformazione di noi in persone che amiamo di più, persone di cui sappiamo prenderci cura in profondità, cura di noi stessi per ritrovare la via…

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Cromoterapia verde

Verde si ottiene combinando il giallo e il blu.

E’ il colore predominante nella natura dalla primavera all’autunno.

È simbolo della speranza perché indica il rifiorire della vita stessa anche dopo condizioni avverse.

In altre tradizioni il Verde si ritrova, ad esempio, sul volto di Visnù nell’induismo e lo è anche il corpo della Venere di Fidia.

E’ verde il mantello di Kherz, il grande saggio che illuminò Mosè.  Pure la cappa di San Giorgio che sconfigge il drago viene raffigurata di questo colore.

Nella mitologia celtica rintracciamo il predominante colore dei prati nei Pascoli delle Isole Felici, come lo è lo stemma di Irlanda.

Nell’antico Egitto l’animale sacro che non si può uccidere è il Gatto ed ha gli occhi verdi.

Il raggio verde che la tradizione popolare vuole come ultimo istante della luce solare prima che il sole scompaia dietro l’orizzonte è quello capace di trapassare ogni cosa, come la luce dello smeraldo a cui lo associa l’alchimia di Paracelso.

Quindi è un colore confortante, che calma e rassicura, come Madre Natura, rinfrescante e tonificante.

rami di felce freschi di ombra verde

Si dice anche però verde di invidia o anche essere al verde proponendo così l’aspetto bipolare di ogni simbolo, buono  e positivo ma anche dal doppio significato.

Nei sogni, in considerazione alle associazioni del sognatore, si tiene presente anche un aspetto rappresentativo di desideri non ancora realizzati, come una natura non ancora fiorita, e così anche pulsioni latenti.

Interessante osservare che questo tono cromatico evoca emozioni “acide” se unito a una punta di giallo. Invece diventa rassicurante, pur mantenendo la prerogativa di colore freddo quando si carica di una punta di blu, rafforzativa della calma.

In Home Therapy viene suggerito per creare ambienti che inducano calma, nel senso di serenità, quindi non un riposo quieto ma suggerisce un luogo operativo.

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