Nell’autobiografia di Jung leggiamo in un passo:
“La scienza comincio con le stelle, nelle quali l’umanità scoprì le dominanti dell’inconscio, gli Dei, così come le bizzarre qualità psicologiche dello zodiaco…”.
Nella nostra era tecnologica e digitale che valore possiamo trovare in queste parole?
Lo hanno ancora un valore?
Come ogni cosa anche questa frase seducente per lo spirito deve essere contestualizzata
sappiamo che in pochi decenni la società umana ha avuto un’accelerazione tecnica che ha spinto anche, quasi in un’opera di trascinamento, altri aspetti.
Troppa velocità ?
Oggi è accelerato il pensiero, il movimento, la sequenza delle esperienze dei cicli di vita e la velocità di cui il Futurismo del secolo scorso si faceva promotore ci ha preso la mano.
Troppo veloci? decisamente sì perchè non riusciamo a chiederci a cosa stiamo correndo appresso e se non riusciamo a chiedercelo come potremmo mai risponderci?
E così fioccano nevrosi di ogni tipo, disturbi che segnalano in ogni modo il disagio della psiche moderna, attacchi di panico, depressioni profonde, nuove e nuovissime dipendenze.
Si potrebbe elencarne di più ma già queste segnalano uno stesso effetto collaterale, di tanta velocità, se solo ci prendiamo la briga di approfondire, vediamo insieme:
panico? etimologicamente da Pan, il dio degli eccessi che J.Hillman ritrova manifestarsi nella nostra esperienza dietro le maschere della psicopatologia.
Il dio Pan nella mitologia greca era il Dio di tutta la natura e per la nostra coscienza questo dio personifica tutto ciò che è naturale che, come è noto, non è solo benefico all’essere umano. E’ “naturale”.
E la natura certamente non aveva alcun bisogno di questa velocizzazione estrema e non certo esaurita qui.
Ci perdiamo i pezzi per strada, diremmo colloquialmente, perché per restare consapevoli, atenti e concentrati ci vuole tempo.
Un tempo buono e benevolo, organizzato e sequenziale, una vera ricchezza, che ci conduce al compimento di grandi opere.
Anche delle nostre piccole grandi opere, come allevare i figli o concludere un ciclo di studi o portare a termine un progetto.
Ma il tempo naturale, della mente e dell’anima, oggi è dileggiato e ci viene richiesta una fretta indiavolata.
Questa nella fisiologia di ognuno produce cambiamento endocrino, il ben noto cortisolo che alza il suo valore, come anche la pressione arteriosa del nostro sangue.
E se non è il panico ad affliggerci coi suoi attacch improvvisi, abbiamo risolto il problema?
No, perchè può essere un crollo drammatico nei meandri della nostra psiche più buia, che toglie vitalità al nostro spirito.
le dipendenze?
testimoniano il nostro aggrapparci disperato, fuori dal nostro controllo, schiavi illusi di avere un salvagente perchè questa fretta ci fa sorvolare sulle cose e nemmeno vedere che il salvagente lo abbiamo già.
E’nascosto dentro il nostro vero Sè, come drebbe Jung…