PSICOLOGIA, FELICITA' E HOME THERAPY
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Sentiamoci protetti

sentiamoci protetti in modo assoluto, la nostra casa può aiutarci e non è un modo di dire.

La comprensione dell’abitare si è molto aricchita negli ultimi anni, con studi di architettura e di psicologia.

Si chiama Psicologia dell’abitare, una branca della psicologia sociale che prepara a riconoscere gli elementi fondamentali per un vivere felice.

Sociale perchè mette in contatto con il mondo esterno, la propria casa è un porto sicuro per se stessi, per la propria famiglia, per la convivialità e le esperienze condivise.

Ci permette di comunicare prima con noi stessi e poi con gli altri, non è solo comodità ma è creare spazi funzionali a ciò che ci caratterizza.

Sentiamoci protetti nella nostra casa.

Sentiamoci protetti grazie alla casa, ecco come fare

Cominciamo ad immaginare gli spazi abitativi come uno specchio di noi, quali scelte facciamo, quanto spazio ci piace dedicare alla nutrizione del corpo ma anche del nostro cuore e della nostra mente.

Libri? musica? device aggiornatissimi? salotti accoglienti? bacheche di ricordi ? piante? colori o austerità?

Dedichiamo spazio a questa riflessione tutt’altro che banale, se così può sembrare a un primo sguardo, perchè ci porta dritti al cuore di noi stessi, indicandoci piano piano come sentirci protetti.

Sentirci protetti da cosa ?

Dal malumore, per esempio. O dallo stress. Dalla solitudine. Dalla noia. Dalla stanchezza e dalla Paura.

L’elenco potrebbe essere senza fine perchè ogni persona è diversa da ogni altra ed ha le sue specifiche aree del Sè che vuole accudire e nutrire.

La casa è la nostra prima forma di terapia, nel senso di cura verso noi stessi e fa miracoli nel migliorare lo stato d’animo e le relazioni, sia dentro casa che fuori di essa.

Sì, perchè ci sentiamo più forti, più capaci di ascoltarci e riusciamo a dare spazio a ciò che per ognuno è davvero importante.

Una casa senza amore non c’è, dall’amore per gli aspetti più materiali, o più personali e quelli più spirituali.

Poniamoci in ascolto attento e curioso. Con mente da principiante, suggeriscono tradizioni di saggezze lontane.

Un piccolo passo, piccolissimo: accettiamo che sia la nostra casa, qualunque essa sia, ad accogliere amore in cui stare. Sembra banale eppure è una chiave che nasce da rara profondità

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GIARDINI INTERIORI

Giardini interiori e stress ?

Uno studio di ricercatori in Australia, quest’anno pubblicato su Science Direct, conferma scientificamente l’intuizione di ognuno che riesca a stare a contatto con la natura quanto i giardini possano far bene e contrastare gli esiti da stress.

Per stress ci riferiamo ad una risposta disadattiva dell’organismo agli eventi in cui è impegnato;

eventi percepiti come  eccessivo sforzo, un sovraccarico per essere andato oltre le proprie forze, energie, capacità.

Lo stress conduce invariabilmente ad una serie di disturbi, oggi accertati, sui vari distretti corporei e sull’equilibrio psicologico.

Natura come aiuto?

Quando diventa una sana abitudine andare per natura, in spazi aperti quando possibile o anche semplicemente in parchi urbani o nel proprio giardino o terrazzo o balcone in cui vediamo fiorire e crescere piante, fiori e forse frutti, vedremo sulla nostra salute altrettanti positivi frutti.

Già nel 2020 L’Organizzazione Mondiale della Sanità si espresse in Nature is our Greatest Source of Health and Well-Being” su quanto la Natura sia riconosciuta fonte di benessere per il corpo e per la mente; lo studio porta alcuni risultati precisi del periodo pandemico in cui le persone hanno dichiarato di aver beneficiato direttamente, durante i lockdown, dell’attività di giardinaggio, anche se condotta su minima scala. Tanto che in Canada e in Nuova Zelanda è stato adottato da alcuni medici un innovativo protocollo prescrittivo di ore da trascorrere nella natura come antidoto a forme di stress.

Lo studio australiano ha cercato di comprendere quali aspetti siano stati apprezzati dalle persone maggiormente nell’attività di giardinaggio:

ha rispettato tutti i criteri di una ricerca per la validazione scientifica, comprendendo nel campione anche coloro che si sono dedicati ad attività di “gardening” limitate alle fioriere del balcone di casa.

Le risposte dei partecipanti alla ricerca hanno messo in luce la possibilità di rilassarsi, liberarsi dallo stress, attraverso il contatto con gli elementi vitali della natura.

Quel che accade a livello endocrino è la riduzione del cortisolo, importante  bio-marcatore allo stress acuto e la percezione soggettiva di un miglioramento dell’umore.

L’attività di “gardening” comprensiva di orti, giardini, piante in vaso, cure radicali o semplice annaffiatura e rimozione di erbe infestanti, ognuno come può, è dunque una pratica che al pari di altre attività all’aria aperta promuove il benessere profondo.

In particolare  la possibilità di stare con le piante  ci  pone a contatto con elementi vitali, che esprimono la vita e proprio nelle recenti condizioni avverse di malattia, precarietà e paura collettiva è un dono da accogliere con immensa gratitudine.

Creare dentro il proprio animo, durante opportune sedute di rilassamento si può apprendere come fare, il proprio giardino interiore è davvero una panacea, provare per credere…

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FELICITA’ FOREVER

di felicità si parla sempre, anche qui ne abbiamo parlato più di una volta, anche perchè è uno dei miei approfondimenti in psicologia e ne ho ideato un percorso specifico.

Di Felicità hanno pensato, parlato, scritto forse tutti, chi la vuole, chi la cerca, chi l’ha incontrata, chi soffre la sua mancanza.

Si può parlare di felicità in tempi complicati come queli attuali?

Sì ! perchè tutti i tempi, la storia ci racconta, sono stati molto complicati per chi li ha vissuti.

Questo anno passato ci sembra peggiore di altri quando dimentichiamo per quali traversie l’essere umano è sopravvissuto fino ai giorni nostri.

E sì, si può parlare di felicità di questi tempi tanto più perchè siamo e veniamo da mesi difficili e quindi volgiamo la nostra attenzione ad un futuro che carichiamo di speranze.

Il futuro siamo noi stessi, l’intera comunità umana lo costruisce, a meno che non arrivino alieni cattivi a crearci guai.

I guai invece la comunità umana è abilissima nel crearseli da sola.

Per esempio breve e conciso pensiamo alla politica interna di questi giorni: nessuna lungimiranza consente di “mirare” appunto lontano, di costruire un futuro.

Invece la solita linea di attaccamento egoico alla propria fortuna a danno di chiunque è regina sovrana.

Non vi nascondo che mi piacerebbe molto avere per paziente qualcuno dei nostri attuali governanti che si dichiarano “all’opposizione” senza sapere cosa significhi oppposizione in politica.

Sono fermi al concetto del “bambino oppositivo”.

Volgiamo invece lo sguardo interiore a quella straordinaria felicità che possiamo tutti avere, tutti davvero, potete credermi.

Come è possibile?

Perchè nasce dentro le persone, si sviluppa nel loro cuore e si stabilizza nella loro mente. I fattori esterni perdono piano piano la consueta centralità.

Lo stato psicologico diventa allora ampio e spazioso, sereno e quieto, capace di vedere sempre opportunità dietro ogni ostacolo.

Sembra un luogo comune ma non lo è, da oltre 2000 anni si sa. Bisogna però fare il primo passo di incamminarsi per queste vie, di felicità.

Auguri a tutti gli spiriti curiosi!

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casetta e quarantena

Casetta, continuiamo a riflettere ancora una volta sul senso profondo di questo periodo.

Un “restare a casetta” non proprio scelto, per qualcuno si è rivelato un’opportunità, per qualcuno addirittura una “benedizione”, per altri una specie di iattura.

Home Therapy ci ricorda le numerosissime occasioni che la nostra casetta offre per proteggerci, per custodire i nostri cuori e i nostri pensieri.

La propria casa è un porto sicuro, un nido di sentimenti.

Non dimentichiamocene così spesso…

Il corona virus e il periodo davvero lungo di chiusura in casa che impone però ha visto anche scenari meno idilliaci: case che appaiono strette, che appaiono rumorose, che inducono alla pigrizia.

Case che invece di sviluppare i nostri talenti, raccoglierne la crescita, hanno preferito tarpare le ali.

Tutto questo fa parte delle differenze individuali, numerosissime.

Un fatto però è comune a tutti noi che viviamo da protagonista l’esperienza di quarantena stiamo facendo i conti con l’assenza.

Per chi vive da solo in primis è l’assenza dei propri cari.

Per altri assenza di confortevoli routine magari con colleghi che sono diventati amici quotidiani o con il bar e la persona che preparava giornalmente la colazione.

Assenze più grandi e gravi per alcuni, quella di non aver potuto salutare chi non c’è più.

E l’assenza più grande è quella dalle persone che in questa pandemia non ce l’hanno fatta, quindi assenza di affetti forti. La reazione emotiva ed affettiva di chi si è ritrovato a fare i conti con la perdita deve trasformarsi in una attività psichica che crea un lavorìo interno, elaborativo dell’esperienza.

A volte difronte al dolore della perdita la reazione che si installa nella psiche è una negazione difensiva e la persona non riesce a concedere a se stessa di soffrire, in un ‘apparente impossibilità a soffrire.

Non voglio soffrire, non sono capace, non ho la forza di soffrire; queste alcune delle frasi che lo psicoterapeuta ascolta da alcuni pazienti.

La buona notizia invece eccola qui: siamo tutti, nessuno escluso, capaci di soffrire, tutti noi ne abbiamo facoltà e se ci lasciamo andare alla reazione normale di soffrire un’assenza, quando non addirittura una perdita, ne usciremo inevitabilmente rinforzati.

Rigenerati e più consapevoli. Più grandi di quanto fossimo prima. Non felici, non è questa l’occasione di sperimentare felicità. Questo è tempo di volgere la luce all’interno, come dice il taoismo, di restare con se stessi, di non aver paura e alimentare un sentimento fiducioso, sereno e spazioso dentro il cuore.

La nostra casa ci raccoglie, ci sostiene e ci aiuta coi suoi angoli, col suo giardino, con i suoi oggetti, con le sue finestre.

Home Therapy lo sa e ce lo ricorda.

Qui è il caso di chiudere con il famigerato “chiedimi come”…

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Home therapy news

Casa, home therapy si aggiorna.

Spostiamo il nostro focus attentivo dal corona virus alla Casa, la nostra casa che in questa quarantena ci sta proteggendo in modo così avvolgente.

Avvolgente? per alcuni anche troppo.

per moltissimi invece si è manifestato autonomo il benefico effetto di Home Therapy indiretto.

Cosa è successo?

Che ci siamo ritrovati nelle nostre case, soli o in compagnia, abbiamo recuperato spazi e relazioni e attività.

Angoli della casa dimenticati sono diventati importantissimi all’improvviso per la nostra privacy, per le nostre sedute con lo psicoterapeuta via skype..

Home Therapy che sta facendo per sostenerci?

I tempi sono ancora abbastanza cupi e seri ma le persone stanno dando prova di creatività, originalità, affettività.

Home Therapy è lo spunto, la guida orientativa per mantenerci connessi con le nostre emozioni e il nostro spazio abitativo.

Che pensiamo di fare quando, a breve, si vedrà il sole tra le nubi attuali e riprenderemo alcune attività esterne?

Sarà importantissimo mantenere alcuni legami sorti spontanei tra il nostro animo e alcune attività nate nella casa. Attività che abbiamo selezionato in momenti pesanti ma da continuare a tenere vive.

Facciamolo per il nostro benessere !

Così daremo dignità e daremo “anima” alle idee che in questi giorni e mesi ci hanno reso creativi e ci hanno fatto incontrare alcune parti di noi stessi nuove.

Continuiamo a coltivare, semi, orti, giardini, balconi, idee, relazioni, intimità, studi, relax, joga, mivimento, riposo, letture…..

Continuaiamo a restare a casa perchè è un tempo magico, un tempo di forte problematicità sociale e sanitaria e economica. Ma anche un tempo provvidenziali per ritrovarci.

visita la pagina face book Le Rose di Maggio, c’è una sorpresa per te…

Home Therapy news si aggiorna al prossimo post !

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Natura e Casa

Natura e noi esseri umani.

Quale connubio?

È una riflessione che negli anni modifica le sue risposte, sempre più interessanti.

Tra uomo e natura non vi sarà pace se non vi è pace tra uomo e uomo; aggiungerei tra uomo e se stesso.

Il mondo interno di ognuno, che lo si conosca approfonditamente o ci sia sostanzialmente sconosciuto, agisce su di noi.

come fa ?

Come il Pancreas, che agisce su di noi sia che lo conosciamo oppure no.

Così il mondo interno di ognuno, non conoscerlo non ripara dalle sue intemperanze, direi così.

conflittualità

A partire dalle conflittualità interne, il passo è breve alle conflittualità con gli altri, tra esseri umani dentro le famiglie e i gruppi sociali o dentro nazioni diverse.

Per fortuna non siamo in grado di conflittualizzare con altri mondi perché niente ci fermerebbe, poveri noi.

E con passo più ampio la conflittualità si allarga tra l’uomo e il suo ambiente naturale.

e la Natura?

Negli ultimi tempi diviene sempre più diffuso finalmente il dibattito sulla gravità delle azioni sconsiderate degli uomini sulla natura, sugli effetti irreversibili che si stanno determinando.

Quindi Uomo e Natura, una sorta di “ecologia integrale” si potrebbe dire, tra cui auspicare pace.

Dal mio piccolo osservatorio propongo questa pace immensa e apparentemente irraggiungibile riportata su più piccola scala.

Così diventa più accessibile, realizzabile e finalmente goderne consapevolmente i preziosi frutti diventa possibile.

Su piccola scala sarebbe ridurre il campo di osservazione ad un ambiente più piccolo, più vicino a noi, più controllabile: la propria Casa.

Partire dalla propria casa per imparare a prendersi cura della “casa comune”, della più grande casa che ci ospita tutti, cioè  l’ambiente.

alberi verdi nella luce radente protesi al cielo i rami verdi

I rischi ambientali sembrano riguardare solo animi più pronti o più sensibili ma i rischi sulla salute nell’ambiente domestico possono riguardarci più da presso.

La proposta immediata è la seguente:

PORTIAMO IN CASA LA NATURA !

in molti modi si può fare per riascoltare il battito forte del mondo, sostenerlo ed esserne sostenuti.

Vi dirò come nel prossimo articolo !

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Casa tua

Casa tua è una immensa risorsa, sia che vivi in affitto o ne sei proprietario.

Non parliamo qui di risorsa economica ma di risorsa interiore perchè la casa, per i suoi abitanti è il luogo di confort per eccellenza.

A volte però sembra che non sia così e la cas apuuò apparire come ul peggior nemico: cose da mettere a posto, cucine nel caos, sale da bagno che nvece di evocare relax e armonia sembrano campi da gioco.

Per non parlare di tutte quelle volte in cui sembra che la casa, la quale nasconde ma non ruba, come ognuno ben sa, sottrae cose introvabili e accumula cose infinite e impensabili.

La casa è la nostra identità, aver cura del suo significato ci conduce attraverso un viaggio interno al nostro Sè. Molto interessante.

Non riusciamo più ad invitare tanti amci come facevamo una volta?

La sala dei nostri passatempi sta diventando inesorailmente un ricettacolo in cui dedicarsi al nostro hobby preferito è una corsa ad ostacoli?

La musica che ci rilassa e distende ormai si ascolta solo facendo jogging perchè un ambiente adatto in casa è complicato da trovare?

Potremmo continuare a lungo con l’elenco che la casa sembra non riuscire più a fare per noi, come faceva inizialmente.

La bella camera da letto concilia i nostri sonni e la nostra intimità come vorremmo? e la cucina si riempie di aromi stuzzicanti ?

Soprattutto riecheggiano risate e allegria tra le mura della nostra casa?

Se trope risposte sono state dei No è tempo di occuparcene perchè la casa deve ritrovare le sue funzioni, prima fra tutte quella di accoglierci e rigenerarci. Darci pace, relax e tranquillità: restituirci carica vitale e voglia di fare.

Può aiutarci a ritrovare il senso delle nostre giornate che frequentemente si perde un po’.

Non è difficile ritrovarlo, uscendone più consapevoli e grati anche alla casa che ci ha aiutato.

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HOME THERAPY PER TE

Home Therapy per te

Home Therapy fa al caso tuo?

é un modo per sentirsi bene, o per sentirsi meglio, ti piò servire?

Home Therapy si basa sulla creatività personale, guidata da un esperto per realizzare ciò che ti aspetti.

Cosa ti aspetti dalla tua casa?

Qui le risposte sono molteplici e Home Therapy ne ha selezionate alcune per te:

-dalla mia casa mi aspetto che mi faccia sentire bene

-che gli ambienti mi rispecchino nel mio carattere e nelle mie energie

-che sia piena di amici, di sorrisi e di gioia

-di fragranze e di lue e di aria

soprattutto che sia piena di desideri, di buoni propositi, di idee che si realizzano al suo interno. Che si parta per le vacanze e si ritorno come ad un porto sicuro. Che le feste siano occasioni speciali e non fatiche di parenti e pasti faticosi.

Dalla mia casa mi aspetto che, al suo interno, i problemi si risolvano, non si creino: perché è carica di vitalità, di energia costruttiva, di personalità accoglie le esifenze dei suoi abitanti.

Ogni ambiente è pensato – o ri-pensato- per la funzione che lo aveva visto nascere: raccogliere i pensieri e lo spirito, coltivare la vita delle piante, preparare pasti deliziosi per se stessi e per le persone care, riposare.

Risanarsi, energizzarsi, prepararsi ad essere al meglio delle proprie possibilità, sia fisiche che interiori.

La propria casa è come un grande abbraccio che ci culla sempre, se riusciamo a stabilire con le sue mura e la sua atmosfera il giusto rapporto.

Home Therapy ci può aiutare a stabilire questa relazione proficua e risanante perché la propria casa può essere come un quaderno invisibile che registra fedelmente i nostri passaggi.

Nei passaggi più difficili di vita la casa dovrebbe essere come il porto sicuro, l’oasi di pace in cui fermarsi e ripartire per le proprie avventure, e restituire goccia a goccia al nostro cuore l’investimento capitalizzato che abbiamo fatto su di lei


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Home Therapy per te

Da un po’ di tempo non scriviamo di Home Therapy, torniamo adesso puntuali!

Home Therapy perchè?

A quale bisogno delle persone risponde?

Home Therapy riguarda la Casa perchè tutti viviamo in una casa.

Purtroppo non proprio tutti ma questo è un triste discorso che affronteremo meglio in un altro post.

E la Casa è lo specchio della nostra vita, raccoglie al proprio interno sentimenti e affetti.

Sia positivi che negativi naturalmente.

Crea ed accoglie la famiglia e l’individualità di ognuno, le coppie fresche di unione o affaticate dagli anni.

I bambini e gli anziani, gli ospiti e gli amici.

Nella casa si accolgono gli altri o soltanto le proprie solitudini, si può essere conviviali, festosi.

In casa siamo studiosi, o lavoriamo o torniamo dal lavoro come dalle vacanze.

Lo sentite come la Casa è lì ad aspettarci a braccia aperte?

Eppure è mia esperienza professionale quanto la Casa, per sua natura così amica, si trasformi in un luogo vissuto come faticoso, caotico, pieno di incombenze.

Proprio la nostra casa diventa fonte di stress, cento cose che si rompono e devono essere riparate, da soli o trovando chi sa farlo, spendendo soldi, consumando tempo.

E le energie che vengono profuse per mantenere attiva la casa, sana e confortevole troppo spesso non si percepiscono come energie ben spese che ci ripagano.

Dentro la casa si arriva a sentirsi stanchi, stressati, sopraffatti,a volte dalle cose accumulate, a volte dal disordine, a volte dalla dispensa vuota. O in alcuni casi, almeno uno che ho sentito direttamente, sopraffatti dalla dispensa troppo piena.

un ampio soggiorno con divano ad angolo evoca accoglienza e tanti posti per gli amici

E’ proprio una realtà viva, la casa, che risponde in modo sano o malato alle caratteristiche psicologiche di chi la abita.

Ha il potere di farci sentire bene, molto bene, invece che male come mi succede di sentire.

Nelle mie consulenze di Home Therapy aiuto le persone a rendersi conto di che tipo di relazione instaurano e mantengono con la propria casa.

Fino a cogliere quanto la Casa sia in primo piano nel nostro benessere o malessere psicologico.

Se andiamo ad agire sulla Casa, sulle richiesta e i bisogno della Casa, saranno i sui abitanti a sentirsi meglio, tornando a vivere gli spazi per quelle attività per cui erano stati progettati.

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Home therapy Green

Home Therapy Green è la nostra proposta verde per affontare il disagio che talvolta la propria casa sembra generare tra i suoi abitanti.

E’ colpa della casa? o delle persone?

Le pareti domestiche  racchiudono un mondo, il proprio mondo e le situazioni che incontriamo in questo appassionante lavoro tra psicologia e abitazioni sono le più disparate.

La casa racchiude storie. Le storie sono una narrazione di vissuti emotivi e pezzi della propria esistenza, fatte di sogni e di speranze. Anche di delusioni e di battaglie. Strenue.

Home therapy green ci viene in soccorso

Quando la casa smette di essere quel nido che avevamo scelto e arredato con cura per diventare un organismo che ci sottra energie?

Per ognuno è diverso, a volte cambiano le esigenze, a volte a cambiare sono le situazioni di vita.

Case che diventano piccole, case che restano troppo grandi.

E il nostro umore non è più quelo di prima, che fare? Home Therapy green per il nostro futuro vicino

Molte volte cambiare casa appare la soluzione delle soluzioni, la più radicale e magnifica ma attenzione! Spesso non risolve il problema della nostra felicità abitativa.

Non lo risolve se la nostra abitazione sta riflettendo i nostri conflitti, le nostre ansie, le nostre paure. Se non riesce a sostenerci.

Perchè la nostra casa ha tanti compiti sui quali siamo esigenti, deve sostenerci nei nostri cammini svariati, deve darci sicurezza e protezione. In qualche caso le chiediamo senza saperlo di assolvere ad un’altra funzione: quella di cullarci.

Farci sentire al sicuro e protetti, dentro il nido.

Ma tra mutui o proprietari esosi, guasti, spese non previste sembra che la casa si faccia nemica.

Occorrerà prima di tutto capire, un lavoro certosino di cesello cercando di togliere orpelli, pretesti, scuse, piccole bugie con cui ci raccontiamo a volte i nostri disagi. Trovare così la persona vera che siamo, capire di cosa abbamo bisogno, in che fase ci troviamo, quali cambiamenti di vita si stanno rendendo necessari.

La casa allora ci sorreggerà.

Con uno psicologo esperto in questo settore è meglio 🙂 

 

 

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