Quando arriva l’estate pensiamo alle ferie, alle vacanze, alle partenze e spesso desideriamo prendere una pausa dal rigore di date e scadenze dell’anno.

La psicoanalisi va in ferie?

Pensiamo ad un cammino, tranquillo come in una passeggiata in compagnia di una persona fidata, con le sue pause e i suoi momenti di buona lena.

Dobbiamo raggiungere la vetta che ci siamo prefissati e se ci fermiamo troppo non arriveremo mai, forse. Anche se corriamo troppo senza soste rischiamo di bruciare le tappe e di nuovo, non arrivare mai.

L’insegnamento tradizionale della psicologia invece ci ricorda la millenaria saggezza che c’è un tempo per ogni cosa, anche se qui è più il Senex a parlare. Il Puer intemperante cerca di seguire l’impulso del momento.

In molti casi è molto proficuo e benefico non effettuare lunghe pause dal proprio percorso di analisi.

perché ?

Perchè l’Analisi Psicologica crea valore, nella persona e intorno ad essa, donando un nuovo sguardo con cui approcciare al proprio mondo e riuscendo così a trovare il valore che le cose sempre possono offrire.

ogni caso però è diverso da un altro.

E’ il patrimonio immateriale di ogni persona che valorizza se stessa con l’analisi, permettendo di vivere una relazione di alta qualità con l’analista.

L’eredità storica che porta tocca chiunque ci si accosti e il costo in denaro in molti casi elevato paga l’unicità del cammino che si percorre e la nostra propria unicità.

Unicità da conoscere e apprezzare, a poco a poco, da amare e poi da offrire agli altri, con molta serenità e pace nell’animo

In tutto questo processo sensibile il capitale culturale del consumatore viene investito al meglio che sia possibile e come ogni buon investimento non mancherà di restituire i suoi frutti, migliorati e spendibili.

All’obiezione che in tempi di crisi la psicoanalisi sia “cara” nel senso di costosa, io ci tengo molto a sottolinearne l’aspetto di “cara” nel senso latino di “carus” che significa amato, costoso evocando qualcosa di prezioso, pregiato, importante.

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