Trascorrere più tempo possibile all’aria aperta appaga tutti e cinque i sensi ed è per questo che fornisce un benessere a maggio in modo perfetto e globale alle persone.

Le temperature sono imprevedibilmente affini alle nostre umane necessità e la luce che ogni giorno di più e più a lungo illumina le cose ci ricorda la nostra dipendenza dalla natura.

Per chi vive in centri urbani si tende a dimenticare la forte dipendenza degli esseri umani dalla natura, perchè altrimenti non ci preoccupiamo mai di preservarla?

Certo, ce ne ricordiamo appena diventa un fenomeno di moda o di massa ma questo è un altro argomento di cui ci occuperemo in seguito.

Invece pensiamo un momento a quanta facilità molte persone hanno a cadere in dipendenze nocive e frequenti come la dipendenza affettiva, non ancora inquadrata nei manuali diagnostici classici ma è una condizione molto distruttiva.

Oppure la dipendenza da sostanze nocive, da cibo, da farmaci, da gioco d’azzardo… e altre ancora.

Perchè?

abbiamo nel nostro cervello arcaico circuiti che determino attivazione neuronale per avere ricompensa, per evitare dolore, per sentire gratificazione e proprio questi sono coinvolti nei complessi meccanismi per cui non si riesce con facilità a smettere e si può restare a lungo vittime delle dipendenza.

Dicevo però della Natura… di essa una modesta percentuale di persone riesce ad attivare un circolo virtuoso di “dipendenza” se possiamo dire così, cioè non poter farne a meno, sentirsi bene nel contatto con elementi naturali, paesaggi, oceano, cime, distese, semplici prati.

Di conseguenza la Natura è preservata, cercata amata e custodita. Anche pensata, come si pensa a qualcosa o qualcuno che davvero amiamo e rispettiamo profondamente.

Benessere a maggio

Se vogliamo che il Benessere diventi la nostra vera natura rivolgiamoci agli ambienti naturali per il benessere di corpo e spirito.

E’ profondamente terapeutico trascorrere tempo all’aria aperta, è uno dei segreti per allontanare uggia, malumore o semplice astenia fino alle patologie più serie e conclamate come la depressione.

Gli studi condotti all’Istituto Max Planck per lo Sviluppo Umani, riportati su Scientific Reports, dimostrano e quantificano come gli anziani che vivono vicono ad elementi naturali, foreste, cascate d’acqua, siano più longevi e più sani di chi non si preoccupa di fornre a se stesso questo salvavita.

E chi vive in città?

Doveroso e imperativo è fuggire appena si può anche solo per poco tempo in mezzo al verde e all’azzurro, del mare o del cielo.

I colori di questa gamma sono quelli che la nostra retina percepisce e invia al nervo ottico che ne permette la decodifica da parte del cervello in aree relative alle emozioni positive, al rilassamento, al benessere.

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