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vacanze finalmente

vacanze? sul serio?

quasi non ci crediamo più e sentiamo mescolarsi la voglia di partire e il bisogno che poi, a casa, tutto si sistemi.

Perchè la pandemia e il lockdown hanno lasciato tracce ormai innegabili su ogni persona di questo pianeta ferito.

Vacanze allora come un balsamo benefico., benvenute!

E’ importante porre molta attenzione sulla nostra meta perchè siamo ancora in un tempo molto delicato, per la salute e per le finanze.

Una volta si parlava di vacanze-studio, viaggio-lavoro, oggi è imperativo pensare vacanza-rigenerazione.

Cosa vogliamo rigenerare?

La nostra vita intera ha bisogno di rigenerarsi, sia la vita di relazione che la vita individuale e più intimista.

Abbiamo bisogno di svaghi leggeri, di gioco e leggerezza per queste prossime vacanze e mi riferisco soprattutto a un aspetto mentale.

una preziosa attitudine a lasciar andare i pesi, a scegliere la semplicità essenziale.

La sensazione di divertimento ne conseguirà da sola se siamo disposti a lasciare i pesi ai blocchi di partenza per entrare in un tempo fatto di sguardo lieve e non giudicante.

Uno sguardo indulgente e disposto a stupirsi anche con poco.

Sarà meraviglioso ritrovare la facilità che si aveva da bambini a divertirsi con poco. Insomma portiamo in vacanza con noi il nostro Puer che da oltre un anno ha vissuto tra paure e restrizioni, isolamento e ripetitività.

La monotonia è nemica del divertimento e allora la vacanza ci indicherà le scelte per sentirci in sintonia con i luoghi che ci accolgono.

Ognuno secondo il proprio gusto e la propria inclinazione ma tutti insieme scegliamo vacanze rasserenanti e anche se partiamo da soli potremo contare su una moltitudine, anche se sconosciuta, che si appresta,proprio come noi, a cercare la strada per rigenerarsi.

E ci sentiremo non soli ma parte di un Tutto accogliente.

Torneremo così, nella migliore delle ipotesi, più decisi e determinati verso le solite cose che ci attendono a casa per non lasciarcene più sopraffare. Mai più.

Una vacanza può essere molto preziosa se fatta con questa consapevolezza, che ci può insegnare un metodo, un nuovo metodo per affrontare poi i nostri umani compiti con semplicità.

Meglio diremmo “in” semplicità.

Bandire le complicazioni inutili dalle nostre vite, questo può essere un dono che la vacanza ci lascerà.

Arriviamo stremati a queste vacanze e anche per chi resta nella sua casa è doveroso “sentirsi” dentro un tempo di meritato riposo e di stacco dalle incombenze,

Un anno sabbatico è proibitivo per la stragrande maggioranza di noi ma un piccolo “tempo sabbatico”, piccolo quanto possiamo concederci, è importante, è doveroso, è salutare, è meraviglioso!

Buone vacanze a tutti !

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FELICITA’ ESTIVA

 

E’ esperienza di ognuno quanto l’estate, pur nel suo caldo torrido, si accompagni nel nostro immaginario a idee di leggerezza e di possibilità nuove.

Probabilmente perché si associa ad un tempo per le ferie, per il riposo, per la “vacanza” dal luogo consueto, sia casa, scuola, lavoro.

Se non ci sentiamo occupati dalle routine logoranti pensiamo che potremo fare migliore spazio alle possibilità nuove che la vita ci riserva.

Ed accade proprio così.

Possiamo essere più felici e meno depressi d’estate?

Purtroppo nella realtà paradossale molte volte accade l’esatto contrario.

Perché?

Il tempo dilatato, le lunghe giornate non occupate dal lavoro o studi lasciano spazi vuoti dentro la mente, da riempire.

Alcune persone trovano facile riempire tali spazi con idee, progetti, iniziative.

Altre persone, non poche, restano impercettibilmente disorientate, quel tanto che basta a riempire “in automatico” tali spazi lunghi con pensieri negativi o sensazioni di malessere.

Quando la depressione larvatamente viene sommersa da molta attività “per distrarsi” da essa stessa, in realtà rimane esattamente lì dove si trova, immutata.

Distrarsi non è l’antidoto migliore allo stato depresso dell’umore.

Meglio e più proficuo risulta cercare luoghi in cui riconoscersi, in cui ritrovarsi, in cui immergersi secondo la propria personale natura.

Per alcuni andrà bene una passeggiata sotto gli alberi, per altri sarà meglio un bagnarsi nelle acque tranquille di una piscina cittadina.

Qual è la strada migliore?

panorama con montagne e lago alpino

Non ce ne è una adatta a tutti, se non quella di ascoltare se stessi ed offrirsi quindi la giusta esperienza che ci traghetti fuori.

Permettendo alla nostra idea di avvicinarsi a noi e prenderci per mano per condurci fuori dallo stato depressivo dell’umore: ci riuscirà un’idea vicina al nostro essere profondo, quindi mare sia per chi si sente affine alla natura.

O biblioteca di città sia, per chi avverte il bisogno di cullare la propria mente tra letture scelte e parole in sintonia con Sé.

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