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Recuperare la calma

Calma.

Recuperare la calma non è immediato nè semplice però si può fare. Chiunque può recupaerare la calma che tende a sfuggire.

Perchè la calma è uno stato naturale della mente e anche il corpo, opportunamente guidato, impara presto a non lasciarsi rendere dal panico.

Viviamo in un tempo che ha fatto dell’accelerazione la sua caratteristica ma siamo sicuri che ci faccia bene, alla psiche, allo spirito, alla mente?

Chronos, il Dio del tempo presso i Greci, compare ovunque nelle nostre vite. Compare fugace, subito fugge altrove in un tempo di accelerazione che non conosce pausa di contemplazione.

Sociologia e filosofia si interrogano da sempre sul concetto di tempo: in qusta società in cui viviamo oggi il tempo è soggetto ad accelerazione, come nel libro Accelerazione e alienazione del 2015 edito da Einaudi si può ben leggere.

Ci ricordiamo dell’alienazione di cui parlava Karl Marx ?

Oggi non più i mezzi di produzione alienano l’uomo da se stesso ma sono i processi, così accelerati e governabii per quel che si può.

E’ un modo nuovo per la mente di funzionare, non più in forma manuale, oggi si serve di sistemi tecnologicamente avanzati, artificiali, a crescita di velocità esponenziale.

Riflettiamo con la nostra intelligenza naturale, per il nostro scopo di approfondimento del pensiero non ci occorre quella artificiale.

non è solo una rivoluzione tecnologica ma stiamo attraversando cambiamenti antropologici, socio culturali e psicologici.

Un esempio ? Le relazioni che oggi chiedono velocità nel formarsi, nell’essere in piedi e nel disfarsi come il filo di un vecchio maglione. Così la sessualità, l’intrattenimento, i modi di stare con gli altri e con se stessi.

L’adolescenza mai si esaurisce, resta abbarbicata a modelli di velocizzazione del consumo di esperienze;

e non trova il tempo per comprendere gli altri e se stessi.

Gli adulti del futuro rischiano di diventare protagoonisti di uno stallo evolutivo.

Se vogliamo intercettare le domande della contemporaneità e le dinamiche psicologiche sottostanti è necessario provare a interrompere questo flusso velocizzante.

Come recuperare la calma?

con il potere del pensiero critico, base di ogni evoluzione culturale.

il Kairos è la capacità di cogliere il momento presente. Seguire consapevolmente il flusso in cui viviamo immersi ma produrre anche nuovi spazi di comprensione di ciò che accade intorno a noi, oltre che dentro di noi…

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Spiritualità per te

Spiritualità per te cosa significa?

oggi è un’idea che potrebbe sembrare fuori tempo, forse fuori luogo e senza dubbio da comprendere meglio.

La parola può indicare molte sfumature differenti, in alcuni contesti è una presenza costante, se pensiamo a Monasteri secolari o Paesi del Sud-est asiatico, l’India sopra tutti.

Negli Stati Uniti si sono diffusi predicatori di ogni sorta e sul versante Ovest del continente invece ancora si respira lo Spirito dei nativi, tra racconti che tuttora si tramandano perchè sono il tessuto sociale di quei popoli, o quel che ne rimane.

Spiritualità è spesso legata al concetto di religione ma ciò è fuorviante, Per C.G.Jung lo Spirito è un fenomeno psichico che si autopresenta nei sogni nelle più varie forme.

Secondo questo pensiero lo Spirito si fonda su una immagine autonoma primitiva universalmente presente nella costituzione della psiche umana..

Spirito è tutto ciò che si oppone alla materia, come esempio pensiamo allo Spirito del Tempo come un fenomeno psichico primordiale in cui siamo immersi, o contenuti, nessuno escluso.

E le fiabe, come espressione psichica prodotta dai simboli che utilizza l’inconscio, portano in se stesse sempre uno Spirito, come un soffio di vitalità, che libera da pericoli, o protegge o dispiega ali di libertà.

Anche uno Spirito del Male è ben noto ad ogni pensiero di riflessione filosofica, ermeneutica, teologica, come ogni archetipo porta in sè i lati opposti, da riconciliare.

Quale connessione tra spirito e spiritualità?

La spiritualità riguarda la ricerca di significati profondi dentro e fuori se stessi – può assumere varie forme nelle varie persone che le lasciano spazio in sè, permettendo di lasciare aperta l’intuizione di qualcosa che trascende ed è immaginato come più “in alto”, superiore alla singola esistenza, pur ricca e densa di significati.

Il patrimonio culturale umano è ricchissimo di testi millenari e moderni su questi vasti temi, vasti come il mondo e l’oltremondo, come la mente umana che non pone limite al suo pensare.

A chiudere riporto un passo dal “Pellegrino cherubico” lasciatoci da Angelus Silesius, scritto nella seconda metà del 1600. Pubblicato a cura di Marco Vannini, autoreole filosofo accademico, che cerco di definire l’esperienza mistica come esperienza dello spirito…

E’ una vasta raccolta di brevi pensieri intorno all’aspetto religioso della spiritualità (che, ricordiamolo, può assumere varie forme).

Hermann Hesse definì questi pensieri “uno dei fiori più sublimi della religiosità e della poesia germaniche“.

Dunque Silesius scrive: Il saggio, quando muore, non brama andare in cielo: vi è dentro ben prima che gli si spezzi il cuore

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Dhammapada

Dhammapada è un antico poema della cultura Buddhista, dedicato all’etica di comportamento.

Per questo può essere un punto di vista, antico quanto attuale, per ripensare il nostro mondo e la nostra convivenza civile.

I sistemi di convivenza umana si trasformano profondamente nell’evoluzione delle società ma alcuni antichi testi travalicano differenze locali e di epoche perchè trattano temi universali.

Temi per altro trasversali a tutte le dottrine di spiritualità e religiosità, che sono due cose diverse.

Esiste del Dhamapada anche una versione in latino del 1900, le sue origini però appartengono alla cultura indiana del tempo dei Veda, le Scritture più antiche in sanscrito, circa 2500 anni fa…

Il testo originale contiene versi poetici che, con gentilezza come sempre nel buddhismo, conducono alla serenità spirituale, migliorando nel contempo la sensibilità morale.

E’ questa una qualità dello spirito di cui ogni momento della vita si giova e, pensando al tempo attuale in cui viviamo, appare più che mai attuale e utile attraverso i millenni passati.

Il testo di riferimento ha per titolo “Il Dhammapada” e propone pensieri e massime su cui riflettere e da cui lasciarsi ispirare. E’ edito da Ubiliber.

cosa è il Dhammapada

si tratta di un testo sacro delle antiche tradizioni sapienziali, come sacro possiamo considerare ogni cosa che ci proponga di accostare l’animo e l’essere al trascendente, in questo caso attraverso una purificazione dagli inquinanti mentali.

Pensieri ravvivati da una forte fede nella vita etica e morale si ritiene nell’antichità come oggi, possa no scortarci verso una vita di serenità, di pace e di quiete interiore.

Questo può pervadere tutto l’intero mondo devastato in cui ci troviamo a vivere.

Un punto di vista alternativo, reso solido dalle tradizioni filosofiche lontane. Può aiutare ad allargare il proprio orizzonte mentale.

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il B E N E

.. il Bene… sappiamo ancora cosa è ? cosa esprimiamo davvero con questa parola ? così comune, tra le prime che impariamo.

il Bene che ritroviamo in una specie di acronimo che tutti abbiamo imparato a conoscere: TVB

Valeva proprio la pena di abbreviare una parola già breve e così generosa, al solo pronunciarla in consapevolezza ?

Chissà.. abbrevia, accorcia, corri, affrettati…. ci porterà da qualche parte, l’attuale rivoluzione tecnologica si porta dietro una potente rivoluzione culturale e voglio portare qui con noi un gigante del passato, Aristotele.

ecco il Bene per te

Diceva, riporto qui un pezzetto della “Metafisica” […] e infatti gli uomini, all’inizio come adesso, hanno preso lo spunto per filosofare dalla meraviglia poichè dapprincipio essi si stupivano dei fenomeni più semplici e di cui essi non sapevano rendersi conto […]

..le condizioni della Luna e quelle del Sole, le Stelle e l’origine dell’Universo. Anche chi ha interesse per le leggende è in certo modo filosofo, giacchè il mito è un insieme di cose meravigliose.

Gli uomini cercavano per puro amore del sapere […] e a questo sapere è subordinata l’Etica, scienza pratica che si occupa del Bene, del sommo Bene.

Come si sa Aristotele nacque nel 383 a.C. e già in quel tempo oggi lontano teorizzava che l’amore per il conoscere è iscritto nel cuore dell’uomo.

Conoscere, sapere, allarga a dismisura l’orizzonte del possibile e l’idea del Bene su cui ogni pensatore ha dedicato pensieri e pagine trova posto.

Oggi al contrario è più facile che la cultura, un certo tipo di cultura, ci mostri invece il volto del Male, in certa letteratura di fantasia distopica, in certi testi di canzoni, nella moda e a volte design che rimandano a mondi di tenebre.

Anche i film sembrano proporci horror e male in varie forme appariscenti, per non dire del male più sottile.

Chi non conosce l’oscurità, non può capire la luce…. e questo è l’inimitabile Enzo Avitabile insieme ad un musicista della Mauritania, li trovate qui, splendidi, nel Bene !

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EUDAIMONIA

Parliamo di felicità, eudaimonia, dalla sua etimologia greca.

SAPETE COSA SIGNIFICA LA PAROLA EUDAIMONIA?

Avere un buon daìmon !

La parola greca indica un concetto simile ad una vocazione, una chiamata speciale verso una specie di scintilla divina.

Agganciarsi a questa sorta di scintilla significherà portare a compimento la propria vocazione più essenziale e personale, la vocazione alla propria felicità vera, all’eudaimonia !

Fare tutto il possbile per realizzare ciò che potenzialmente siamo già, quello che C.G. Jung ha denominato “il processo di individuazione”.

La ghianda che diventerà quercia, come spiegava J.Hillman, e solo allora sarà avvenuto il compimento di se stessa che altro non avrebbe potuto essere.

Così noi esseri umani, realizzare la nostra potenzialità per raggiungere la felicità veraè un po’ come rispondere alla chiamata, del daìmon per l’appunto.

Per riuscire in questa impresa è la nostra mente che ci guida, con le intuizioni, i pensieri, i sentimenti e le sensazioni.

Si tratta della suddivisione quadripartita del pensiero di Jung ricordato come tipologie psicologiche:

c’è il momento in cui funzioniamo secondo la linea pensiero-sentimento e l’altro in cui la linea del nostro funzionamento mentale è sensazione-intuizione.

Detta così è davvero troppo grossolana ma vi invito a leggere dalle parole dell’autore, qui basti sapere che cercare di tenere il giusto equilibrio tra queste polarità rende ragione della totalità psichica.

Il Sé realizza la sua completezza per la nostra Felicità.

Quindi la felicità non è solo un fatto della mente:

si lega anche a vissuti e percezioni relativi al corpo, in una esperienza di vita che sia immersiva e completa più che sia possibile.

Parliamo qui di piccole cose, non di grandi imprese, non è la grandezza che fa la felicità ma la

consapevolezza.

La crescita attraverso esperienze, lo sviluppo di pensieri nuovi che ci indicano il flusso della vita..

Felicità per esistere in pieno, per non accontentarsi…

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PENSIERO

Pensiero e pensare… quanto ne sappiamo nella nostra vita quotidiana?

Che fine fa il nostro pensiero quando sembra scomparire?

A volte non tornano mai più, alcuni pensieri, pur avendoci creato un massacro mentale a lungo.

Interessante approfondire questi temi non tanto dal punto di vista fisiologico o delle neuroscienze su cui tomi sono scritti in abbondanza.

Invece pensando insieme- per l’appunto – pensieri del nostro quotidiano, come esperienza diretta.

Se ne occupa un grande del nostro pensiero filosofico contemporaneo, al Festival della Filosofia, Galimberti.

Secodo il filosofo l’uomo si trova fuori dalla storia, cavalca la sua macchina dove il pensiero è sempre più estromesso.

La scuola ha il compito, tra i tanti, di educare al pensiero, nel senso latino di educere, tirare fuore.

Siamo bravi a pensare ?

Insegnare ai ragazzi a pensare, una sfida a cui troppo poco si pensa.

Pensiero nuovo in tempi nuovi eppure continua a farsi presente la vena polemica, la tendenza alla sopraffazione, la logica del violento.

Per non dire delle psicopatie gravi che camminano tra noi in preoccupante quantità, addirittura uno ogni cento persone, e a volte esplodono in delitti di cronaca.

Ci dice il filosofo che in questo momento storico la technè ci orienta a valutare tutto in base alla funzionalità: tace il sacro, l’arte, il sentimento profondo e articolato, quello sfumato sfumato.

Pensiero nell’uomo di ogni epoca si fa a volte dolore ma anche immaginazione e a volte creatività e la mente tecnologica non ne ha coscienza.

Si è generato un inconscio collettivo che vive di tecnicismi e il pensiero umano ne risente, perde colpi, perde dimestichezza con le sue altezze vertiginose.

Con la sua capacità di portare ognuno che pensi in modo sano ed evoluto, ampio e affettivo, ad altezze felici.

Se dominano altri fattori sul pensiero, inconsci, privi di consapevolezza, al servizio delle nevrosi e delle difese più primitive, c’è ben poco spazio per nutrire il proprio pensare di pensieri opportuni

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RIPRESA !

Con questa nuova fase 3 DI RIPRESA dopo l’emergenza del paese e del mondo si aprono pensieri e orizzonti, anche sul piano personale di ognuno.

L’emergenza è stata sanitaria, sociale, economica e per non poche persone anche psicologica.

Alcuni si sono trovati bloccati da paura, da panico, da ansia nei casi più lievi per la preoccupazione, sia del futuro che di sè nell’immediato.

Perchè ?

perchè molti si sono trovati in coabitazioni ristrette, con bambini o adolescenti, nel pieno cambiamento dei ritmi di tutti. Le ralzioni di alcuni hanno traballato e hanno mostrato lati deboli.

Per fortuna non per tutti è stato così, altre persone hanno appprezzato tempi più rilassati dalla calma di gestire la vita con ritmi rallentati.

Cosa fare adesso?

Il parere dello psicologo è che sia necessario e fondamentale ripartire da sè.

Cosa vuol dire esattamente?

Poichè potrà anche andar bene rispetto al lavoro, forse non perduto, rispetto alle proprie abitudini, forse non demolite ma molti eventi esterni cambieranno per sempre. E dobbimo essere attrezzati.

Ad esempio la prossimità sociale, la gita al mare, la cena romantica al ristorante, l’abbraccio dolce nell’oscurità del cinema o il ballo sfrenato nei grandi concerti pop-rock. Le nuove relazioni nascenti tra chi non si conosce ancora…

Sciocchezze, potremmo dire, rispetto alle grandi perdite umane e economiche di molti e forse è anche così.

Però le piccole e grandi abitudini riassunte sopra sono ciò che ci ha resi quello che siamo, come comunità umana. Inventeremo altro, certo, ma intanto il passaggio è molto incerto.

Ecco allora la ripresa a partire da Sè

Rafforziamo il nostro mondo interno per non cedere, per non crollare, per non deprimerci, per non ammalarci e saremo pronti per la nostra ripresa!

E’ molto importante che troviamo all’interno di noi stessi il nostro personale modo di affrontare le emergenze.

Anche del nostro sistema emotivo, delle difficoltà che stiamo superando.

Soltanto un Sè, come centro del nostro sistema psichico personale, ben struturato, saldo e radicato può fare da sostegno necessario ai cambiamenti che ci aspettano.

Resilienti affronteremo la Ripresa per raggiungere i nostri sogni…

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ANNO NUOVO

Anno Nuovo vien danzando…. tra tante filastrocche per i bimbi questa riga apre la danza, sul nostro blog, per il 2020

luci e fuochi d’artificio 2020

Riflettere sull’Anno appena passato può essere un esercizio interessante per la mente.

Per chi ne ha il tempo, naturalmente. Per quelli cui Cronos concede la grazia, da vero dio greco, e non li divorerà.

Riflettendo insieme possiamo ricordare le innumerevoli volte in cui siamo stati pervasi dalla sensazione del tempo: che corre, che impone, che scarseggia.

Da piccoli sondaggi senza pretesa di sceintificità ma con campionatura numerosa e varia, ascolto che tutti hanno avuto più che in passato la sensazione che il tempo non fosse abbastanza.

Per cosa ci serve tanto tempo?

Per cercare di “esserci” , nel mentre che ci accontentiamo – nel senso di concederci contentezza – quando facciamo tante cose, partecipiamo ai molteplici inviti ammiccanti di questo nostro tempo attuale.

Sempre caro mi fu quest’ermo colle, e questa siepe,

che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude………

E prosegue i suoi versi indimenticabili il Poeta, come ascoltiamo l’ultimo giorno del trascorso 2019 per commerare i 200 anni di quest’opera immortale.

Spero che abbiate potuto ascoltarla, una iniziativa della Tv e Ministero idoneo, recitata dalle voci di autori e cantanti famosi.

Altrimenti cercatela perchè fa sempre bene all’Anima un’opera immortale.

Ci trattiene sul fatto che il Tempo va, restano i ricordi e la nostalgia a volte ci sospinge leggera…

Che entri dunque Messere Nuovo Anno, di luce vestito e di canti imbandito!

Che ci prenda per mano a danzare con lui e continui a sorriderci, come al suo ingresso, anche se i giorni dopo non sembrerà lo stesso.

Auguriamo al Nuovo Anno una vita senza inciampi, un cammino glorioso di successi, di amore tantissimo, di vita senza inganni e di forze giuste per le lotte del nostro tempo.

E’l’augurio racchiuso tra le bollicine con cui lo aspettiamo e gli spalanchiamo la porta delle nostre speranze e del nostro ottimismo, è l’augurio per tutti.

Per tutti noi.

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Gruppo di eccellenza

Da quando ho iniziato a studiare la psicologia, più di trent anni fa, avevo in mente di conoscere a fondo i meccanismi della mente e del pensiero di noi tutti. Trovare l’eccellenza.

Non di chi è ammalato nella psiche ma di chi è sano.

Ma chi è sano?

Chi vive la sua vita normalmente ma potrebbe viverla meglio se solo sapesse come fare.

Il mio progetto motivante era di conoscere per migliorare.

Percorrere la strada giusta per vivere al massimo delle proprie potenzialità e aiutare gli altri su questa strada produttiva.

Talento, interessi, hobbies, gusti personali, ovunque ci portino le nostre indicazioni di base, per tutti è possibile raggiungere l’eccellenza e la conseguente energia vitale

Quanto potremmo stare meglio di quanto stiamo adesso?

Ci avete mai pensato?

Troppo spesso incastriamo i nostri pensieri a cercare di uscire da qualche guaio o qualche noia, cercare di risanare, di aggiustare.

La grande sfida o il grande compito umano è però quello che spesso dimentichiamo: vivere al nostro meglio possibile e soprattutto, qualunque condizione ci troviamo ad attraversare !!!!

Pieni di energia vitale, ricolmi di benessere mentale, ricchi della sensazione che possiamo ottenere molto di più dal nostro funzionamento psicologico.

E’ una cosa fantastica e soprattutto possibile: vivere al proprio meglio !

Negli anni sono fiorite fin troppe indicazioni di massima per riuscire in questa allettante prospettiva, presentate come cammini per eletti, per pochi, da ottenere seguendo complicate e eterogenee strade, anche improbabili.

Studiando a fondo come funziona la mente, secondo le teorie di tradizione ocidentale e orientale, le strategie che impara, i meccanismi che adotta per sfuggire pensieri cupi sono riuscita a capire come sia possibile riuscire.

Molti sono gli studi sul successo pbblicati ma possiamo vivere nella sensazione di essere al nostro meglio anche se non c’è il successo nella nostra vita.

Si tratta di una sensazione interiore da comprendere e raggiungere.

Come?

Ho previsto alcuni incontri di condivisione tra persone con questo interesse: portare la propria mente al livello superiore di funzionamento.

Difficile?

Non direi, ma occorre incontrarsi regolarmente per apprendere il metodo, alla portata di tutti. E alla fine diventa il proprio modo di essere, senza sforzo.

Escluderei il fai da te con i tutorial internettiani in favore di sani incontri tra persone sane che vogliono sconfiggere sensazioni anche occasionali di essere in difficoltà. e di credersi da soli in questi frangenti.

Si può. come diceva Obama, si può davvero!

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DESIDERATA

CALMA

  Calma.
Procedi con calma tra il frastuono e la fretta e ricorda quale pace possa esservi nel silenzio.
Per quanto puoi, senza cedimenti, mantieniti in buoni rapporti con tutti. Calma.
Esponi la tua opinione con tranquilla chiarezza e ascolta gli altri: pur se noiosi ed incolti, hanno anch’essi una loro storia.
Evita le persone volgari e prepotenti: costituiscono un tormento per lo spirito. Calma.

Se insisti nel confrontarti con gli altri rischi di diventare borioso ed amaro, perché sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te.
Godi dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti. Mantieni interesse per la tua professione, per quanto umile: essa costituisce un vero patrimonio nella mutevole fortuna del tempo.
Usa prudenza nei tuoi affari, perché il mondo è pieno d’inganno. Ma questo non ti renda cieco a quanto vi è di virtù: molti sono coloro che perseguono alti ideali e dovunque la vita è colma di eroismo.
Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti. Non ostentare cinismo verso l’amore, perché, pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità, esso resta perenne come il sempreverde.
Accetta docile la saggezza dell’età, lasciando con serenità le cose della giovinezza.
Coltiva la forza d’animo, per difenderti nelle calamità improvvise. Ma non tormentarti con delle fantasie: molte paure nascono da stanchezza e solitudine.
Al di là d’una sana disciplina, sii tollerante con te stesso. Tu sei figlio dell’universo non meno degli alberi e delle stelle, ed hai pieno diritto d’esistere. E, convinto o non convinto che tu ne sia, non v’è dubbio che l’universo si stia evolvendo a dovere.
Perciò sta in pace con Dio, qualunque sia il concetto che hai di Lui. E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni, nella chiassosa confusione dell’esistenza, mantieniti in pace col tuo spirito.
Nonostante i suoi inganni, travagli e sogni infranti, questo è pur sempre un mondo meraviglioso. Sii prudente.
Sforzati d’essere felice.  
 

Manoscritto del 1692
trovato a Baltimora
nell’antica Chiesa di San Paolo

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