PSICOLOGIA, FELICITA' E HOME THERAPY
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Casa ideale

La casa idealeviene scritto da Robert Louis Stevenson  nel 1884

ne cito qualche stralcio:

“Sarebbe desiderabile una vista imponente, le fitte felci nella brughiera del Surrey, punteggiata di abeti e betulle che si levino sui poggi”

“Il salotto dovrà essere un luogo aticolato, da consentire piccoli recessi per conversarvi, le poltrone comode e profonde, una rastrelliera con i giornali della settimana, un taolo per i libri dell’anno e a portata di mano, in un angolo, le tre scansie piene dei libri immortali che non stancano mai”

“Dovrà essere a portata di voce di un fiumicello o del mare”

Stevenson scrittore in questo suo breve libro sembra scrivere di immagini della memoria, luoghi visti e amati o sospirati frutti delle sue fantasie.

Con le parole qui l’autore è in grado di dipingere per i nostri occhi questi panorami, interni ed esterni alla casa dei suoi sogni e si svela ciò che io chiamo la narrazione visibile,pregio dei grandi della scrittura di ogni epoca e luogo, in cui il piacere di una lettura d’autore si mescola al  piacere di immagini da gustare con gli occhi.

una di quelle lande costiere rocciose della Provenza, deserte, ricoperte di timo e di rosmarino che trasudano aromi, luoghi in cui l’animo è sempre esente dal tedio”

Anche tu vorresti una casa così?

Oggi si moltiplicano studi, ricerche, osservazioni e pareri di esperti intorno al tema della Casa, il luogo dell’anima, come ricordo sempre nei miei corsi di Home Therapy.

Non tutti abbiamo la fortuna di abitare luoghi evocativi come quelli immaginati e offerti alla nostra lettura da Robert Louis Stevenson.

Luoghi dove i merli ci svegliano e durante il giorno cantano per noi canzoni nuove.

Molto possiamo fare però per migliorare.

Possiamo migliorare la nostra casa, dedicarci a piccole fasi di rinnovo, di recupero, di restyling fai da te e senza che nemmeno ce ne accorgiamo, migliorare noi stessi.

Se l’aiuto a percorrere questa via ci viene da uno psicologo esperto in questo argomento, avremo qualcosa di bello

A lavor terminato avremo  benessere per la  nostra casa e contemporaneamente per noi stessi, quasi senza accorgercene.

Davvero.

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Archetipo Briccone

L’Archetipo del Briccone Divino si è affacciato  tra le righe di racconti brevi, di  autore esordiente, nei suoi travestimenti.

Anche noto come  Burlador   viene indicato e studiato da Jung nelle sue ricerche comparate sugli archetipi.

Il libello in questione raccoglie racconti lievi, in cui si rintraccia un contesto dove un inganno, o  scandalo,  o mistero, o paradosso anima la scena scritta.

Sorpresa è l’elemento più interessante del Briccone Divino o Trickster in inglese, che compare all’improvviso a far saltare piani prevedibili, a generare intrecci grotteschi o esilaranti.

Archetipo, nell’espressione di Jung, è quella prospettiva psicologica, arcaica, fondata su concetti psichici  collettivi che sono presenti da sempre e dovunque tra gli esseri umani e ne animano la vita psichica.

Cosa si intende per archetipo ?

 Sono elementi strutturali dell’inconscio collettivo, motivi psichici universali.

Dove si trova?

Si trovano archetipi, cioè forme tipiche costanti,  nei diversi gruppi culturali e periodi storici. Sono contenuti nei livelli più profondi della psiche inconscia, mai accessibili direttamente.

Affiorano nel linguaggio figurato, nei miti, nei simboli onirici, nei prodotti della fantasia. Li troviamo quindi in un romanzo come in un film, che vestono i panni dell’Eroe, un esempio classico.

Qualche esempio ?

Alcuni esempi rintracciabili in molti prodotti del sogno o della fantasia sono il Vecchio Saggio, la Grande Madre, il Puer Aeternus, la Paura, o il Sé.

Con questo termine – – si intende il risultato della psiche realizzata che è giunta a compimento delle sue potenzialità.

Il Trickster , come fu chiamato da Jung inizialmente, si riferiva ad un’opera di fine 800 in cui si parlava dei Delight makers (giullari) cioè coloro che sanno dire scomode verità tra il sorriso e l’inganno bonario.

Giocano tiri mancini e sanno fare abili scherzi. Il riferimento non è ad una persona singola in carne e ossa ma indica una compenetrazione di temi mitologici diversi.

Approfondimenti nel prossimo articolo a seguire.

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Libro tenero

Libro  tenero e di profonda riflessione.

Un libro scritto da una giovane  filosofa e teologa docente all’Università incuriosisce gli animi che cercano qualcosa, luce, quiete, interrogativi nuovi.

Se poi il libro ha per titolo TENEREZZA si può forse lasciarlo sullo scaffale?

 

Già la parola ci riporta alla nostra venuta al mondo, la prima tenerezza che abbiamo conosciuto. Leggiamo ancora e troviamo pensieri illuminanti, stralci di poesie, tentativi di riportare la tenerezza tra noi.

La rivoluzione gentile, come sottotitola l’autrice, ci salverà ?

Tra le pagine ma anche tra le persone, la rivoluzione del potere gentile, come scrive l’autrice, potrà cambiare molto più di quanto crediamo.

Lasciamo che entri nel nostro stile, nelle parole, nei pensieri di tutti i giorni…

 

Volentieri da questo libro riporto uno stralcio di poesia della compianta Szymborska che si chiama “Disattenzione”

Ieri mi sono comportata male nel cosmo.
Ho passato tutto il giorno senza fare
domande,

senza stupirmi di niente.

Ho svolto attività quotidiane,
come se ci
ò fosse tutto il dovuto.

Inspirazione, espirazione, un passo dopo
l’altro, incombenze,
ma senza un pensiero che andasse pi
ù in là
dell’uscire di casa e del tornarmene a casa.

Il mondo avrebbe potuto essere preso per
un mondo folle,
e io l’ho preso solo per uso ordinario.

Nessun come e perché
e da dove
è saltato fuori uno così
e a che gli servono tanti dettagli in movimento.

Ero come un chiodo piantato troppo in
superficie nel muro
(e qui un paragone che mi
è mancato).

Non certo a caso la Szymborska è poetessa polacca premiata e amata, ci ricorda nella poesia che volenteri è trascritta in questo libro quale sia  il ruolo della nostra attenzione, uno dei livelli di vigilanza del cervello del cervello arcaico che ha garantito la sopravvivenza della specie.

L’attenzione è sempre più al centro di ricerche e studi per i suoi effetti negli stati meditativi, nella mindfulness e negli stati della mente vicini al benessere profondo. L’attenzione allenata e consapevole ci rende protagonisti dei nostri processi mentali e ci sostiene nei processi del cambiamento positivo.

 

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libri nutrienti

Libri per nutrire la mente, libri per imparare: Il Fantastico Mondo dei Sogni , di Rellini, è un viaggio affascinante attraverso i sogni.

Ci racconta come attraverso la storia dei tempi , dall’antichità più remota ad oggi,  i sogni abbiano destato l’interesse, la curiosità e lo studio degli uomini.

Sarà perché sono nascosti dentro la psiche?

Perché mettono in contatto fatti apparentemente casuali della nostra giornata con un mondo misterioso, in cui accade di tutto?

Nei sogni non abbiamo barriere: siamo invincibili, volanti, trasparenti, invisibili,  siamo questo e quest’altro ontemporaneamente…

Non sempre  nei  libri troviamo  sogni dell’epopea babilonese, poi dalla Bibbia, fino al sogno di Nabuccodonosor  e altri grandi personaggi… in questo sì.

Si legge di un uso molto antico del sogno,  importante: si ritrova in epoca recente, il rituale dell’incubazione, nel tempio greco di Asclepio e si accenna a come il sogno si trova nei rituali per la cura.

Tra i moltissimi libri sui sogni in circolazione non è comune trovare che nelle tradizioni di popoli e terre da noi lontani, popolazioni tribali,  c’è ampio materiale di studio per capire meglio i sogni ed entrare  così nel campo dell’antropologia.

E i “brutti sogni”? 

perché compaiono?

vogliono comunicarci con il loro carattere drammatico elementi importantissimi della nostra psiche profonda. Sarebbe utile saper tenerne conto, senza paura. Infatti la tesi centrale del testo che stiamo esaminando è proprio che ogni sogno è un messaggio del nostro mondo interno, da decifrare e integrare nella nostra esperienza, tesi questa cara a tutta la scienza della psicologia.

Parlare di sogni è parlare di simboli .  Un intero capitolo è rivolto a questa realtà simbolica: oggetti catalizzatori di energia che nei secoli e millenni si sono caricati di significati condensati nella loro forma..

Come finisce questo libro ?

Con una bella tesi finale il sogno viene accostato ad espressioni artistiche della letteratura, della musica, della pittura fino a forme d’arte del nostro tempo, la cinematografia. Si parla di Fellini,  forse il maggior nome tra coloro che hanno attinto a piene mani alle visioni oniriche nei loro film. E poi ci sono spiegazioni su Bergman e non manca Chaplin con la bellissima scena degli angeli nel sogno de “Il Monello”.

Buona lettura!

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libro surreale

Libro per l’estate

“I TRE CHE VIDERO IL RE”                  

è il titolo del libro che attrae  chi cerca nella lettura di svago elementi per viaggiare fuori da pesanti realtà.

…da questo titolo si apre una storia surreale e inizia un libro speciale

romanzo breve scritto da un autore del Regno Unito nel 2001 , il suo nome è Magnus Mills, non è scrittore di professione ma questo suo libro è sorprendente.

Tutti sappiamo quanti  libri abbondano su scaffali in libreria, quanto del tempo prezioso che troviamo per ritirarci nel mondo speciale della lettura ci sottraggono con libri francamente brutti .

Invece questo libro “I tre che videro il Re” ci accompagna in un mondo surreale affascinante.

Riesce anche a chiudere una vicenda assai improbabile con un fascino e un augurio meraviglioso.

Ve lo racconto?

Non voglio togliere il gusto della sorprendente lettura ma non si può tacere che è una vicenda davvero interessante e di una semplicità pazzesca, in questo mondo di cose complicate

E di che parla?

Di amicizia, di solitudine, di amore e soprattutto di una Casa – una casa strana! –  di un modo di vivere la casa con le sue sensazioni, le sue promesse e le sue atmosfere speciali.

E poi arriva una persona e la vicenda riesce a farsi anche un po’ tesa, in uno scorrere lieve e tranquillo, ci sono sogni di vita e si evocano atmosfere di altri tempi e anche, direi, di altri mondi.

Gli elementi della Natura sono uno sfondo essenziale per dettare ritmi e attività del giorno.

Per me che non finisco mai di comprendere i sentimenti che vivono dietro all’argomento dell’abitare, un libro che ha per protagonista  una Casa è irresistibile e mi sento di consigliare questa serena e lieve lettura a tutti;  è come un viaggio dentro mondi interiori, divertente, sorprendente e anche profondo

Bravo Magnus Mills !

La frase finale è …

Questa mia casa mi ha fatto un buon servizio. Anche se è costruita solo in latta, ha resistito mentre dei regni venivano spazzati via. E’ il mio rifugio e la mia fortezza. Fa che sia anche il tuo tempio.

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