COME SCELGO IL MIO ANALISTA?
E’ una scelta molto complessa che richiede attenzione, come ogni cosa complessa;
e regalerà frutti inimmaginabili proprio come fanno solitamente le cose molto complesse se riusciamo a districarci bene.
Quali elementi devo considerare?
L’analista ti accompagnerà lungo i sentieri della tua psiche, scandaglierà insieme a te regolarmente il tuo spirito vitale e ti aiuterà a risvegliarlo, se addormentato.
Ci sarà sempre e – in qualsiasi caso – è dalla tua parte.
Come mi potrei sentire?
Ti sentirai accolto e ascoltato. Compreso, perchè l’analista, dove vuol capire meglio, chiederà la tua opinione.
Sarai tu il centro di ogni seduta, la persona veramente importante, in una progressione che ti porterà a capire molto sulla tua psiche inconscia, per poter restituire significato alle tue esperienze e per trarre insegnamento da esse.
Sarai dentro un cerchio magico, o meglio potremmo dire un’area di lavoro per te, in cui esplorerai, ti sentirai sempre sostenuto in questo lavoro, anche quando ti sembrerà che non è così.
L’analista giusto per me
Primo consiglio. Telefonate. Se avete più segnalazioni, telefonate a tutti. E andate a trovarli. Vi costerà il prezzo di una seduta. Qualcuno (il più generoso, il più furbo, il più seduttivo?) il primo colloquio non lo fa pagare. Così li guarderete in faccia, questi analisti da cui rischiate di andare per qualche anno una, due, tre volte alla settimana.
Si paga il primo colloquio?
Il paragrafo sopra avvia una riflessione su questo punto che fa riferimento alle fantasie inconsce che questo elemento scatena, mai dare niente per scontato. E le fantasie inconsce sarà compito dell’analista portarle alla luce, per guardare insieme anche la mente profonda della persona, cosa chiede, cosa si aspetta, cosa ritiene suo diritto e cosa suo dovere.
Fidarsi ed affidarsi… le parole da ascoltare dentro se stessi… con profonda fiducia…