La psicoanalisi oggi, in tempi di crisi diffusa anche economica, costa troppo?
Cerchiamo insieme le risposte possibili attraverso riflessioni ampie su un tema così complesso:
la crisi in cui siamo immersi da qualche anno è ANCHE economica.
Non soltanto economica perchè versiamo in un fattore critico più generale. Si svuotano le tasche di energie, prima ancora che di soldi. Si svuotano le menti di progetti, di idee e di sogni.
Il denaro simbolicamente inteso è un mezzo per diffondere energie, dinamicità e vitalità della psiche.
Certo che potremmo farne a meno, se ragioniamo su altri piani, come quello dello Spirito o della traiettoria del proprio Sè.
Qui però ragioniamo sul piano della quotidianità e il denaro resta una variabile molto concreta.
Ci stavamo dunque chiedendo se, oggi, il trattamento psicoanalitico sia caro.
Caro all’anima, caro al sentire delle emozioni, nel senso affettivo lo è di certo.
Nel senso economico è indubbio che comporti esborsi di cassa che producono una spesa mentre, tuttavia, aumentano il Capitale culturale.
La psicoanalisi è ad elevato valore simbolico perchè crea valore.
E’ tra le poche cose che ancora sono capaci di creare valore.
Come fa?
Innanzitutto crea una relazione di qualità, in cui ci si addestra alla fiducia mentre si valorizza l’immagine che si ha di se stessi.
Crea valore perchè crea una relazione di qualità e contribuisce ad aumentare il patrimonio immateriale della persona.
Porta unicità perchè ogni rapporto umano che sancisce, sviluppa e con sollecitudine accompagna, è unico ed esclusivo, in nulla somigliante ad altri.
la psicoanalisi si inserisce in una eredità storica che ne garantisce l’accuratezza, così rara in questi tempi governati da pressapochismo.
Ancora sottolinea il luogo, in tempi di non-luoghi, come temenòs in cui lasciar accadere i sommovimenti della psiche, protetti dal luogo stesso.
Costoso dare spazio e luce al proprio Sè, assetato di ascolto accurato?